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Durante l'ultimo Black Friday e complessivamente nei mesi di ottobre e novembre 2024 fino al Cyber Monday, la domanda di credito al consumo delle famiglie ha registrato un significativo aumento del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le richieste di Buy Now Pay Later (+59%) e Affidamenti Revolving (+54%) sono quelle che hanno visto la crescita maggiore.
Gli italiani fanno un maggior ricorso al credito per l’acquisto dell’auto: nel primo semestre 2024 crescono infatti i prestiti finalizzati e il leasing per le auto, sia come volumi erogati (+7,7%), sia come importi medi (+5,7%), rispetto al pari periodo precedente.
Aumenta progressivamente il numero di consumatori digitali che utilizzano soluzioni di Open Banking in Italia, con un tasso di accesso ai dei conti correnti che nel primo semestre dell’anno aumenta complessivamente di 1,7 punti percentuali, raggiungendo quota 49,2%.
I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una progressiva crescita della domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane. L’andamento positivo delle richieste è andato di pari passo con il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE.
La politica di rialzo dei tassi d’interesse della Bce in risposta alla crescita dell’inflazione ha avuto conseguenze rilevanti per tutte le persone che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile, sia privati che ditte individuali. Secondo l'analisi condotta da Crif sull'impatto dell'innalzamento dei tassi sui mutui (elaborata sul patrimonio informativo del Sistema di informazioni creditizie Eurisc), il 26% dei mutui ipotecari attivi a gennaio 2022 era a tasso variabile.
Secondo un’analisi di Cribis, società del Gruppo Crif, a fine 2023 sono risultate attive in Italia circa 16mila tra startup e Pmi innovative, con un fatturato complessivo che si aggira intorno a 7,6 miliardi di euro.
Aiba e Crif hanno stretto un accordo quadro grazie al quale i broker associati potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, delle soluzioni e servizi Crif per lo sviluppo del business sulle imprese, tra cui la piattaforma di marketing intelligence Margò powered by Cribis, società del gruppo Crif.
Nel terzo trimestre del 2022 rimane stabile l’incidenza dei pagamenti puntuali delle imprese italiane, confermando i risultati raggiunti nel secondo trimestre dell’anno.
CRIF e Fido, società che opera nel campo dei sistemi di analisi dei digital footprint, hanno co-sviluppato TrustScore, un nuovo modello di valutazione del rischio di frode creditizia nella operatività online dei consumatori.
Il 2021 è stato contrassegnato da una graduale ma robusta ripresa economica dopo il blackout dell’anno precedente causato dal Covid-19. Un andamento che ha contribuito al deciso aumento delle richieste di prestito da parte delle famiglie italiane per sostenere consumi e progetti di spesa, anche grazie alle misure di politica monetaria e fiscale adottate.
Nel primo semestre del 2021, le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane hanno fatto segnare un incremento del +20,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, nonostante una leggera contrazione -4,4% registrata nel singolo mese di giugno.
Annunciate le start-up selezionate per la prima edizione di “I-Tech Innovation 2021”, la call lanciata da CRIF e Fondazione Golinelli per start-up innovative in tre settori strategici. Negli 8 progetti che hanno passato il vaglio finale della selezione tra oltre 200 candidature pervenute ‒ rispettivamente 3 nel Fintech/Insurtech, 2 nel FoodTech/Agritech e 3 in ambito Life Sciences/Digital Health ‒ sarà investito complessivamente 1 milione di euro.
La pandemia ha offerto maggiori occasioni agli hacker per compiere le proprie attività criminali, di pari passo con un uso più intenso del web da parte di una platea allargata di utenti.
La pandemia continua a fare paura e l’attuale situazione politica non contribuisce certo a spazzare le nubi e fare chiarezza su un futuro sempre molto incerto. Con la seconda ondata di contagi in corso, l’ultimo trimestre 2020 he registrato un incremento del 9,5% del numero di richieste di credito presentate dalle imprese italiane rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Il mercato dei mutui immobiliari non teme la pandemia e registra nel 2020 una crescita delle richieste del +2,8%. Un fenomeno spinto da un vero e proprio boom delle surroghe, favorito da tassi di interesse estremamente appetibili che hanno stimolato le famiglie in cerca di soluzioni più sostenibili a rinegoziare anche contratti di recente stipula.
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