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CRIF: oltre 9.000 le vittime di frodi creditizie nel primo semestre

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Martedì, 13 Gennaio, 2015 - 08:40
Autore: Gillespie

Secondo i dati raccolti dall’ Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie in Italia nel primo semestre 2014 sono più di 9.000 le frodi creditizie perpetrate tramite furto d’identità. Questo date appare particolarmente rilevante se lo confronta ad esempio con quello delle rapine ai danni degli Istituti di credito, limitate a poche centinaia.

Nello specifico, le frodi creditizie – ovvero quegli atti criminali che si realizzano mediante furto di identità e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – pesano sempre in maniera significativa sul credito al consumo, con un aumento dell’importo medio del 7%.

Queste le salienze principali che emergono dall’ultima edizione dell’Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie.

L’analisi della distribuzione delle frodi per sesso delle vittime evidenzia che in 6 casi su 10 (il 60,3% del totale, per la precisione) si tratta di uomini. Nel primo semestre 2014, però, si registra una ulteriore crescita delle donne vittime di frode, con un +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Osservando invece la distribuzione delle frodi per classe di età, quella in cui si rileva il maggior numero di casi è quella compresa tra i 31 e i 40 anni (con il 25,6% dei casi), in lieve aumento rispetto al primo semestre 2013. Segue la fascia d’età degli under 30 (con il 24,8% del totale). La classe che invece ha fatto registrare il maggior incremento risulta essere quella degli over 60 (+27,6%, attestatasi all’11,1% del totale).

Analizzando l’entità dei crediti ottenuti fraudolentemente, anche nel corso del primo semestre 2014 emerge la predominanza dei piccoli importi (i cosiddetti small ticket): in linea con il periodo precedente, infatti, circa il 43% dei casi riguarda frodi di importo inferiore ai 1.500 Euro. Per altro, le frodi in questa fascia di importo sono in aumento del 14% rispetto al primo semestre 2013.

Questa tendenza è giustificata dal fatto che i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello ma presso esercenti e punti vendita, sono quelli che tipicamente si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati.

Al contempo, però, l’Osservatorio CRIF mette in evidenza come il 27% dei casi rilevati abbia riguardato finanziamenti di importo superiore ai 10.000 Euro.

Oltre la metà dei prodotti acquistati attraverso un finanziamento ottenuto fraudolentemente (il 53,7% del totale, per la precisione) è costituita da elettrodomestici o oggetti di elettronica, informatica e telefonia.

Questo dato, che per altro trova riscontro anche nelle precedenti rilevazioni dell’Osservatorio di CRIF, rappresenta un segnale di allarme rispetto all’imminente periodo natalizio in cui, tipicamente, si registra un’accentuazione dei casi a fronte dei maggiori volumi di operazioni per finanziare gli acquisti di fine anno.

Mantengono una quota significativa anche il comparto auto-moto (6,0%) e quello dell’arredamento (5,4%).

Per quanto riguarda le tipologie di finanziamento oggetto di frode, dall’Osservatorio CRIF emerge che i prestiti finalizzati continuano ad assorbire la quota preponderante, con l’80,1% dei casi totali.

Questo si spiega soprattutto con il fatto che la frode viene spesso portata a termine presso un punto vendita (ad esempio una concessionaria auto o moto) oppure una catena di distribuzione, che rispetto agli Istituti di credito hanno l’esigenza di rispondere al cliente in tempi stringenti, sovente penalizzando la prevenzione a vantaggio delle vendite.

Tag: 
CRIF
Frode

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