
Denis Kessler, Chairman e Chief Executive Officer (CEO) di Scor, ha risposto a una lettera dell’investitore CIAM che avrebbe esortato la direzione dell’azienda a proseguire i negoziati con il gruppo assicurativo francese Covéa che aveva avanzato un’offerta di acquisizione da 8,2 miliardi di euro, rispedita al mittente.
Catherine Bejral, Presidente della CIAM, ha scritto nella sua lettera che Kessler e il cda di Scor potrebbero essere ritenuti responsabili di una decisione che rappresenterebbe una “grave negligenza nella gestione del gruppo” in quanto avrebbero rifiutato una offerta da 43 euro per azione.
Kessler ha respinto le accuse, definite “infondate, false e fuorvianti” e ha ribadito di non considerare l’offerta respinta congrua al valore intrinseco e strategico di Scor. “Nessuna transazione di acquisizione è mai stata completata al prezzo originale della società presa di mira”, ha precisato.
Scor aveva respinto l’offerta di Covéa con la motivazione che era incompatibile con la strategia di indipendenza del riassicuratore francese e ne avrebbe messo a repentaglio la strategia di creazione di valore.
“Tutte le azioni intraprese dal management di Scor sotto la responsabilità del Consiglio di amministrazione, mirano a creare valore, con due obiettivi: alta redditività e solvibilità ottimale”, ha aggiunto Kessler.