
La prima edizione della “Giornata dell’educazione assicurativa”, realizzata dal Forum Ania-Consumatori, in collaborazione con l’Ivass, ha messo una volta di più in luce la scarsa conoscenza assicurativa degli italiani.
“Nel settore delle assicurazioni a protezione dei beni, della salute e del patrimonio, escludendo l’assicurazione auto, l’Italia presenta un evidente gap di copertura rispetto agli altri Paesi europei. L’incidenza dei premi, escluso il settore auto, sul Pil è pari all’1% rispetto a una media europea del 2,6% e il premio medio per abitante in Italia e’ circa un terzo di quello dei principali paesi Ue”, ha detto Dario Focarelli, direttore generale di Ania, nel corso del suo intervento.
“In Italia la cultura assicurativa va rafforzata per ridurre il ritardo che ancora ci distanzia dagli altri Paesi. Negli ultimi anni gli interventi formativi si sono intensificati, grazie soprattutto all’impulso impresso dalla strategia del comitato Edufin. Ma è indispensabile il concorso di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, regolatori, imprese, consumatori e media”, ha osservato Fabio Panetta, presidente Ivass.
C’è un bisogno crescente di copertura dei rischi da parte dei cittadini e gli operatori del settore assicurativo“vanno sensibilizzati verso la formazione”. Panetta ha aggiunto che “scelte non accurate per insufficiente consapevolezza ovvero, in alcuni casi, per effetto di false informazioni e, in altri casi, di vere e proprie truffe, possono determinare risultati gravemente dannosi”.
Proprio in tema di educazione assicurativa Ivass ha lanciato un nuovo progetto. Si tratta di un quiz interattivo, presente sul sito internet istituzionale, che “ha l’obiettivo di stimolare la comprensione dei meccanismi base di funzionamento dell’assicurazione e diffondere la conoscenza di alcune caratteristiche delle polizze più comuni”, ha spiegato Panetta.