L’esposizione degli assicuratori europei al rischio di mercato è attualmente a un livello “elevato” e rappresenta la principale preoccupazione per il settore. È quanto emerge dal report sul rischio di inizio 2024 pubblicato dall’Autorità europea e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa).
I rischi macroeconomici e di digitalizzazione sono ancora rilevanti, ma sono scesi a livelli “medi”, in linea con le restanti categorie di rischio. Eiopa sostiene che i rischi di mercato “rimangono elevati per via dell’alta volatilità sui mercati obbligazionari e per l’ulteriore calo dei prezzi degli immobili commerciali. Sebbene i rischi macro persistano, si registra una tendenza al ribasso, principalmente a causa della riduzione dell’inflazione prevista”.
Per quanto riguarda invece i rischi di credito, secondo gli esperti di Eiopa, si mantengono su un livello medio senza indicazioni di cambiamenti significativi.
Rimangono a livelli medi i rischi di liquidità, con una tendenza crescente guidata in parte dalla bassa emissione di obbligazioni relative alle catastrofi nel terzo trimestre del 2023.
La data di riferimento per le informazioni dell’analisi di Eiopa è il terzo trimestre 2023 per gli indicatori trimestrali e fine 2022 per gli indicatori annuali, mentre la data limite per la maggior parte degli indicatori di mercato è fine dicembre 2023.
Gli esperti di Eiopa spiegano che la mediana della distribuzione delle disponibilità liquide degli assicuratori è leggermente diminuita rispetto al trimestre precedente. I rischi di redditività e solvibilità si collocano su livelli medi: il coefficiente di solvibilità media (misura il livello di patrimonializzazione di una compagnia assicurativa) per le imprese danni è risultato in aumento rispetto al trimestre precedente, mentre la distribuzione per le imprese vita e’ rimasta sostanzialmente invariata. Anche i rischi di interconnessione e squilibrio, nonchè i rischi assicurativi sono stabili su livelli medi.
I rischi Esg rimangono a un livello medio. L’esposizione mediana degli assicuratori verso asset rilevanti per il clima si aggira intorno al 3,3% del totale, mentre i loro investimenti in ‘green bond’sono stabili intorno al 7% del totale dei ‘green bond’ in circolazione.
La digitalizzazione e i rischi informatici sono scesi a un livello medio, ma le valutazioni di prospettiva indicano un aumento di questa categoria di rischio nei prossimi 12 mesi.