
“Non investire in banche e assicurazioni”. Secondo Ugo Biggeri, presidente di Etica Sgr, la miglior ricetta per gli investimenti di finanza sostenibile prevede l’esclusione di banche e assicurazioni.
Nei cinque fondi Esg di Etica sgr (che rispettano criteri ambientali, sociali e gestionali) non è compreso alcun titolo finanziario. “La finanza è uno dei nostri criteri di esclusione, gli altri due sono l’estrazione di minerale per l’impatto che ha sul consumo di risorse e il rispetto dei diritti umani e il terzo è l’estrazione di petrolio”.
Biggeri ha parlato di finanza sostenibile nel corso di un convegno organizzato nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria. Biggeri ha spiegato come dietro il boom della sostenibilità ci sia molto “greenwashing”, ovvero l’intenzione di spacciarsi per sostenibili senza esserlo. “In Italia questo non avviene tanto nelle aziende, più convinte che ci debba essere il cambiamento, quanto da parte degli operatori finanziari”. Tra questi non sono infrequenti i casi di fondi che dietro l’etichetta esg “continuano a investire nelle fonti fossili. Serve coerenza”. Tra le imprese italiane, Biggeri ha ricordato il caso positivo del gruppo Generali che ha annunciato di non offrire più coperture assicurative per nuove centrali a carbone.