Le startup hanno tempo fino al 31 ottobre per candidarsi in una delle cinque aree di interesse presidiate dalla CallForGrowth Smart Aging: care for babyboomers
Offrire ai Baby Boomers italiani - le persone nate prima del 1960 - servizi assicurativi sempre più semplici e personalizzati: con questo obiettivo nasce la CallForGrowth Smart Aging: care for Baby Boomers, sviluppata da Europ Assistance, Assicurazioni Generali e growITup, piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in collaborazione con Microsoft.
Nel 2024, in Italia, gli over 65 saranno 14,4 milioni, vale a dire circa il 25% dell’intera popolazione. Un trend demografico destinato a trasformare profondamente diversi aspetti del nostro Paese, in primis quello dei servizi dedicati all’assistenza, alla cura e alla sicurezza.
Servizi che ovviamente si andranno diversificando in base alla salute e al livello di autonomia e indipendenza degli over 65: oggi l’11% (1,5 milioni) si qualifica come “active” viaggia, ha interessi culturali, partecipa attivamente alla gestione familiare e ricerca servizi che possano semplificare la loro quotidianità. Il restante è parzialmente (30%) o completamente non attivo (59%) e necessita invece di assistenza saltuaria o a distanza anche medica.
Nell’ottica di rispondere a queste necessità e offrire loro la possibilità vivere bene, più a lungo, in buona salute e in totale sicurezza all’interno della propria casa, Europ Assistance, Generali e growITup lanciano la CallForGrowth Smart Aging.Il progetto nasce sulla scia della collaborazione avviata lo scorso anno tra Assicurazioni Generali e growITup in ambito Insurtech che ha portato il gruppo a lavorare con tre promettenti startup italiane.
Cinque le aree di interesse individuate per questa nuova operazione:
- Medical: servizi sanitari on line 24 ore su 24, controllo a distanza dei sintomi, localizzazione dei centri medici;
- Personal emergency response services: chiamate di sicurezza occasionali o periodiche;
- Caregiving: servizi di assistenza a domicilio sanitari e non;
- Leisure: concierge per il tempo libero e i viaggi, supporto informatico;
- Home Care: food & drugs delivery e altri servizi a domicilio.
“Come società leader dell’assistenza, prenderci cura del benessere delle persone è da sempre la nostra mission – dice Fabio Carsenzuola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Europ Assistance Italia. Quella degli over 65 è una fascia di popolazione molto ampia, in costante crescita in Italia, composta da persone autonome in cerca di servizi che migliorino la loro qualità di vita, così come da chi necessita di un’assistenza domiciliare adeguata e professionale. Abbiamo quindi iniziato a disegnare nuovi servizi di assistenza per questo segmento come completamento della nostra offerta travel.
Crediamo fortemente che bisogni emergenti vadano affrontati con le capacità e l’esperienza che un’azienda come la nostra ha costruito in 50 anni di attività, integrati ad un approccio innovativo, tecnologico e concreto che moltissime startup possono offrire.”
“growITup aiuta le aziende a lavorare con le startup per migliorare l’efficienza dei progetti di innovazione. Il processo di growITup passa per un percorso di selezione e accompagnamento per favorire lo sviluppo di collaborazioni tra realtà corporate e startup. In questo secondo anno di collaborazione con Generali, che oggi coinvolge anche Europ Assistance, growITup aiuterà le due società a migliorare l’offerta di nuovi servizi assicurativi rivolti ai Baby Boomers”, commenta Enrico Noseda, partner di growITup.
Per aderire alla CallForGrowth Smart Aging (qui il link), le startup – che devono essere in fase post-seed e avere un Technology Readiness Level compreso tra 5 e 8 – hanno tempo fino al 31 ottobre 2018.
Dopo la fase preliminare di screening, le startup saranno coinvolte in un Selection Workshop che si svolgerà il 29 novembre a Milano: nel corso di questo evento Europ Assistance e Assicurazioni Generali avranno l’occasione di valutare le soluzioni a più alto potenziale con cui attivare un percorso di collaborazione che potrà sfociare in una partnership commerciale, tecnologica, industriale e/o in un investimento. Il processo di selezione sarà inoltre sfruttato da growITup per venire in contatto con startup di interesse per il fondo Indaco (VC da 200 milioni) di cui growITup è advisor in esclusiva.
La percezione dell’invecchiamento in Italia
L’invecchiamento è visto, oggi, non più come un processo di declino e crescente fragilità, ma come un percorso verso una nuova fase della vita ricca di esperienze e felicità. Lo conferma l’istituto di ricerche Future Concept Lab, che definisce gli ultrasessantenni come “individui orientati a coltivare il proprio piacere” – sovvertendo quindi il tradizionale concetto di anziano confinato in casa e solitario in un’idea di adulto maturo alla conquista del proprio tempo libero. Oggi il 41% degli over65 (che in Italia sono già 13,5 milioni) si qualifica come “active” o “partially active”, alla ricerca di esperienze ed amicizie, di questi però oltre il 70% necessità di assistenza saltuaria o a distanza.
Di conseguenza, l’attenzione al mercato degli over-sixty è quanto mai accesa. Si pensi che secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sarà over-60 una persona su cinque entro il 2050, e l’Italia sarà il paese più “vecchio” dopo il Giappone. Già nel 2024, solo nel nostro paese, gli over 65 saranno 14,4 milioni, vale a dire circa il 25% dell’intera popolazione.
Uno studio condotto da McCann Truth Central su circa 24mila persone di età compresa tra i 20 ed i 70 anni in oltre 30 paesi ritrae una fascia over 65 sempre meno classificabile nella casella e negli stereotipi fino ad ora considerati e restituisce un’immagine di età fluida e inaspettata. L’invecchiamento, infatti, è visto dal 70% dei settantenni con un atteggiamento fondamentalmente positivo, che non mina la capacità di mantenere una mente e uno spirito attivi. Gli italiani in particolare si sentono meno vecchi della media globale, anche se i più anziani evidenziano una maggiore preoccupazione riguardo l’invecchiamento rispetto al resto del mondo (“penso sempre all’invecchiamento” – 37% Italia contro 22% della media mondiale) e rispetto alle possibili limitazioni fisiche, tema che li preoccupa maggiormente che nel resto del globo (33% contro 25%). Il 32% degli Italiani guarda all'invecchiamento come un viaggio di opportunità illimitate e come crescita personale (i cosiddetti “Ageless adventurers”), mentre il 43% di essi vede il passare degli anni come un momento di ansia e incertezza dovuta a rischi associati alla vecchiaia il 20% (Future Fearers).
Molti, nel mondo, sono i movimenti per la riappropriazione positiva del concetto di terza età. Si pensi, ad esempio, al blog militante di Ashton Applewhite This Chair Rocks e al suo libro Il bello dell’età (Corbaccio), che mira a scardinare i pregiudizi sull’ageism che tendono a farci considerare gli over-60 “troppo vecchi” per potersi lanciare in nuove esperienze di vita. O ancora, si legga la celebrazione delle “Glamorous Grandmas” di Instagram apparsa recentemente sul New York Times.