Nel 2018, il 75% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni nell’Unione europea ha usato uno smartphone per scopi privati. Il 28% dei quali, quando ha utilizzato o installato un’app, non ha mai limitato o rifiutato l’accesso ai suoi dati personali.
È quanto emerge dagli ultimi dati reso noti da Eurostat. L’Italia è al 30%, poco sopra la media Ue, mentre la Francia è il paese europeo dove gli utenti si proteggono di più in Europa e alla Repubblica Ceca spetta il record negativo.
Secondo Eurostat, il 7% dei possessori di smartphone non sa che è possibile limitare o rifiutare l’accesso ai propri dati personali quando si utilizza o installa un’applicazione sul proprio dispositivo. Meno della metà (43%) degli utilizzatori dei telefoni ha riferito di avere un sistema di sicurezza installato automaticamente o fornito dal sistema operativo. Un altro 15% ha sottoscritto un sistema di sicurezza o ne ha usato uno installato da qualcun altro. Infine, due terzi degli utenti di smartphone nella Repubblica Ceca (67%) non ha mai limitato o rifiutato l’accesso alle app ai propri dati personali; sono seguiti da Bulgaria (49%), Cipro e Regno Unito (entrambi al 43%). Al contrario, solo il 10% degli utenti di smartphone in Francia non ha mai limitato o rifiutato l’accesso alle app, seguito da Germania (16%), Paesi Bassi e Lussemburgo (entrambi il 17%). L’Italia è al 30%.