
A luglio 2013 le esportazioni verso i paesi extra-Ue sono diminuite del 2,0%, mentre le importazioni sono aumentate dell’1,6%. La flessione congiunturale dell’export è più intensa per i beni di consumo durevoli (-7,4%) e i prodotti intermedi (-3,8%), mentre l’energia registra un notevole incremento (+19,7%).
Dal lato dell’import la crescita congiunturale riguarda i beni di consumo (+3,5%) e l’energia (+3,1%); gli altri principali raggruppamenti di beni sono in calo. Nell’ultimo trimestre la crescita congiunturale delle esportazioni (+1,3%) è determinata dai beni strumentali (+6,3%) e dai beni di consumo (+1,7%) mentre i prodotti intermedi (-5,0%) registrano un forte calo. Nello stesso periodo, l’incremento congiunturale degli acquisti dall’estero (+0,2%) interessa soprattutto i beni strumentali (+5,1%) e l’energia (+2,1%), mentre i prodotti intermedi (-4,3%) e i beni di consumo non durevoli (-1,1%) diminuiscono.
Rispetto a luglio 2012, quest’anno le esportazioni sono cresciute (+3,5%), mentre le importazioni sono diminuite (-1,9%). I mercati più dinamici all’export sono: Cina (+23,4%) e Russia (+17,2%). Svizzera (-9,5%) e Turchia (-7,8%) sono invece in marcata flessione. La diminuzione delle importazioni è particolarmente rilevante dai paesi OPEC (-27,9%) e dai paesi EDA (-10,0%).