
Secondo la Federation of European Risk Management Associations (FERMA) durante la pandemia le assicurazioni non hanno fornito il supporto necessario in merito alle business interruption. Partendo da qui, FERMA ritiene che l’UE debba affrontare il problema per evitare il ripetersi in futuro delle controversie tra compagnie e clienti cui abbiamo assistito in questi mesi.
FERMA ritiene che l’UE debba incoraggiare risk manager e assicuratori a individuare una modalità utile a promuovere una maggiore consapevolezza del rischio tra i provider delle PMI, promuovere cultura per una efficace gestione della business continuity e contribuire a creare una soluzione finanziaria pubblico-privata per danni da pandemia e altri rischi catastrofali.
Secondo un report di FERMA i risk manager europei sono riusciti a mantenere la continuità delle loro organizzazioni durante la crisi sanitaria; hanno partecipato a task force e unità di crisi, promosso la comunicazione, sostenuto nuove pratiche di lavoro, perseguito ove possibile i recuperi assicurativi e avviato il lavoro sulla ripresa.
Il report “Risk Management, Recovery and Resilience” è il primo studio che analizza la gestione del rischio a livello europeo durante la pandemia .
Commentando i risultati, il presidente di FERMA Dirk Wegener: “La maggior parte degli intervistati ha detto che le proprie organizzazioni si sono rivelate ben preparate o abbastanza preparate a gestire la pandemia, anche se la maggioranza delle organizzazioni hanno subito pesanti impatti operativi e finanziari. Non si potevano prevedere gli effetti del lockdown e di altre misure di contenimento imposte dai governi. Credo che quando potremo ragionare su un quadro più chiaro potremo vedere il valore di strumenti flessibili di risk management, come i piani di continuità aziendale, nella resilienza e nel recupero del business. Le assicurazioni non hanno fornito il supporto necessario alle organizzazioni che hanno interrotto l’attività. Abbiamo una lunga e consolidata relazione con il settore assicurativo. Vogliamo che sia parte di una soluzione combinata tra settore pubblico e privato”.