
L’utilizzo della formula standard nel calcolo di Solvency II comporta potenzialmente un fabbisogno di capitale prudenziale più alto per i gruppi assicurativi.
Lo osserva Fitch citando il caso di Delta Lloyd. La compagnia assicurativa danese fino a tempi recenti stava programmando di usare un modello interno ai fini di Solvency II, ma alla luce delle incertezze emerse, la scorsa settimana ha annunciato che utilizzerà la formula standard, procedendo a un aumento di capitale da 1 miliardo di euro per rafforzare la sua Solvency II.
Fitch osserva come i modelli interni siano costosi e richiedano tempo per l’attuazione e il mantenimento. Quindi, i gruppi assicurativi li utilizzano solamente se ne possono derivare risultati significativamente diversi rispetto alla formula standard. In particolare sono i settori delle rendite annuali e delle catastrofi a offrire più spazio nel calcolo di minori requisiti patrimoniali.
L’osservazione di Fitch giunge dopo che sabato scorso l’authority regolatrice del mercato assicurativo britannico, la Prudential Regulation Authority, ha approvato i 19 modelli interni che gli erano stati sottoposti. Questo permetterà alle compagnie britanniche che hanno ricevuto il via libera di determinare la loro posizione di capitale in base alla loro calibrazione del rischio, cosa che pare preannunciare forti indici di capitali.
In generale, man mano che le posizioni di Solvency II saranno rese note, si avrà la conferma di forze o debolezze patrimoniali dei vari gruppi assicurativi. Questo, secondo Fitch, favorirà operazioni di M&A che vedranno gli assicuratori più forti acquisire o fondersi con le compagnie patrimonialmente più deboli.
Molti assicuratori stanno ancora aspettando il via libera ai loro modelli. Tra quanti lo hanno già ottenuto vi sono Allianz, Munich Re e Hannover Re in Germania, Axa e Scor in Francia, RSA, Prudential, Legal & General nel Regno Unito.
Fitch non si aspetta che i dati delle diverse compagnie siano comparabili, visto i diversi approcci utilizzati e sottolinea come alcuni regulator siano più rigidi rispetto ad altri, motivo per cui, l’agenzia internazionale ha anticipato che i rating non saranno direttamente collegati ai parametri di Solvency II.