
Simla, Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, ha eletto il nuovo consiglio direttivo e nominato Francesco Introna quale nuovo presidente per il prossimo quadriennio 2021-2025.
L’elezione del nuovo presidente della società scientifica che promuove e tutela la cultura medico-legale italiana, testimonia la volontà di continuare l’opera intrapresa sotto la presidenza di Riccardo Zoja, come ha dichiarato lo stesso Francesco Introna subito dopo la nuova nomina, promettendo di impegnarsi “per mantenere lo stesso trend di crescita e contribuire a un rinnovato senso di appartenenza dei soci, attraverso un loro coinvolgimento nell’attuazione di progetti concreti, con il grande desiderio di creare una Federazione di Scienze forensi ove tutti gli operatori del diritto possano sentirsi membri di un’unica e comune società scientifica”.
Favorire lo scambio a livello internazionale, promuovere una maggiore interazione con il mondo giuridico, offrire un rinnovato spazio ai giovani specializzandi, questa la sintesi del nuovo programma che intende valorizzare una disciplina, come la Medicina Legale, dai risvolti così importanti in ambito medico, giuridico e sociale
Francesco Introna, classe 1955, è dal 2001 Professore Ordinario di Medicina Legale dell’Università di Bari. E’ uno dei più autorevoli patologi forensi italiani, protagonista quale risolutore scientifico di numerosi ed importanti casi giudiziari, autore di numerosissime pubblicazioni, pioniere dell’antropologia e dell’entomologia forense nel nostro Paese e, probabilmente, tra i medici legali italiani che hanno maggiori esperienze all’estero avendo frequentato prestigiose istituzioni in Tunisia, Ungheria e soprattutto negli Stati Uniti (Baltimora, Philadelphia, Quantico presso FBI).
Tanti i propositi che il nuovo consiglio direttivo intende perseguire per contribuire a diffondere una corretta cultura, formazione e informazione scientifica a tutto il mondo medico-legale, con la prospettiva di aprirsi a tutto il mondo tecnico operante nel mondo del bio-diritto affinché ci si possa avvalere delle specifiche e diversificate competenze; stimolare il dibattito, anche attraverso la collaborazione a livello internazionale con altre società scientifiche di Medicina Legale su temi di interesse comunitario e attuale.