Sono 1.443 i data breach notificati e 232 i provvedimenti collegiali adottati nel corso del 2019. Sono alcuni dei dati ricavati dalla relazione sull’attività svolta lo scorso anno dal Garante per la protezione dei dati personali, presentata alla Camera.
Il marketing telefonico, la sanità, il credito al consumo, la sicurezza informatica, il settore bancario e finanziario, il lavoro e gli enti locali hanno generato qualcosa come oltre 8000 reclami e segnalazioni degli utenti.
Il 2019 ha rappresentato per l’Autorità un anno particolarmente impegnativo ai fini del progressivo adeguamento al Regolamento UE da parte dei soggetti pubblici e privati per i quali sono oggi previste nuove responsabilità. Le ispezioni effettuate sono state 147 e tra le sanzioni, va ricordata quella da un milione di euro applicata a Facebook per le violazioni emerse nell'ambito dell’istruttoria relativa alla vicenda “Cambridge Analytica” e quelle rispettivamente da 27,8 e da 11,5 milioni a carico di operatori di telemarketing che avevano utilizzato i dati degli abbonati senza il loro consenso. “Nel corso di quest’anno la protezione dei dati personale ha dimostrato di essere uno straordinario pressupposto di democrazia”, ha detto il Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro. “Un diritto inquieto perchè in costante evoluzione e capace di porsi sempre in equilibrio con gli interessi giuridici che di volta in volta vengano in rilievo. L’inattesa accelerazione impressa dalla pandemia alla transizione digitale impone un ripensamento e rende urgente l’esigenza regolatoria”. La necessità di assicurare un corretto trattamento dei dati, in particolare di quelli sulla salute, e il rispetto dei diritti delle persone, ha visto l’Autorità impegnata nel fornire pareri e indicare misure di garanzia riguardo alla app “Immuni”; all’effettuazione dei test sierologici; alla raccolta dei dati sanitari di dipendenti e clienti; alla ricetta elettronica; alla sperimentazione clinica e alla ricerca medica; all’attivazione dei sistemi di didattica a distanza; al processo penale e amministrativo da remoto.