Per la prima compagnia assicurativa italiana il bilancio del secondo quadrimestre dell’anno non è positivo: i ricavi del periodo infatti sono calati del 6% rispetto ai primi mesi del 2016.
In un comunicato ufficiale Generali ha dichiarato che il declino è da imputarsi alla volatilità dei mercati e ai tassi di interesse che rimangono ai minimi storici. Di fatto il net income è sceso a quota 590 milioni di euro, da 626 milioni dello stesso periodo nel 2015.
Nonostante i risultati al ribasso registrati fin qui e le condizioni avverse del sistema finanziario però il gruppo si aspetta un aumento nella remunerazione degli azionisti per l’anno in corso.
Il quadro europeo
A livello generale molte compagnie europee stanno faticando a mantenere alto il livello dei propri guadagni, dal momento che il ritorno sugli investimenti è in sofferenza e che la competizione mette sempre più pressione sui prezzi.
Philipp Donnet – che ha preso a marzo il posto dell’uscente amministratore delegato Mario Greco – ha dichiarato che la compagnia sta lavorando sull’espansione del comparto retrail in Europa, per favorire il flusso di denaro cash e per abbattere i costi. Il target della direzione è di ottenere alla fine dell’esercizio un Return On Equity superiore al 13%.
Ralph Hebgen e Michele Ballatore, analisti di Keepe, Bruyette & Woods, hanno pubblicato a inizio luglio una nota in cui dichiarano “Il recente ricambio ai vertici del gruppo ha segnato l’inizio di un nuovo ciclo di governance che ci si aspetta avrà un impatto sul prezzo delle azioni della società nel medio-lungo periodo. Nel complesso Generali ha la capacità di accrescere i ricavi operativi aumentando l’efficienza dell’organizzazione”.