
Generali ha fornito ulteriori dettagli sull’operazione annunciata lo scorso 21 gennaio, che prevede la creazione di una partnership strategica con Natixis Investment Managers (NIM) e la sua controllante BPCE (Groupe des Banques Populaires et des Caisses d’Epargne). L’operazione mira alla nascita di un colosso globale nell'asset management con circa 1.900 miliardi di euro di masse gestite.
La nuova società, che sarà controllata pariteticamente da Generali Investments Holding e NIM, si posizionerebbe al nono posto a livello mondiale e al vertice del mercato europeo con ricavi complessivi di 4,1 miliardi di euro. Generali contribuirà con oltre 600 miliardi di asset, mentre NIM apporterà circa 1.300 miliardi.
La governance della joint venture sarà condivisa, con un consiglio d’amministrazione composto in modo paritario da rappresentanti delle due istituzioni, integrato da tre consiglieri indipendenti e dal Ceo della nuova entità. La sede legale sarà ad Amsterdam, mentre gli hub operativi resteranno in Italia, Francia e Stati Uniti.
Generali ha confermato il proprio impegno a contribuire 15 miliardi di euro in capitale di avviamento (Seed money) nei primi cinque anni per sviluppare strategie di investimento nei private markets. Questo approccio non rappresenta una novità per il Gruppo, che già oggi dispone di una politica attiva di seeding pari a circa 20 miliardi di euro.
L’operazione non avrà impatti sulle politiche di gestione del risparmio dei clienti italiani di Generali, che continueranno a detenere la proprietà degli attivi e a decidere autonomamente le strategie di allocazione, inclusi gli investimenti in titoli di Stato come i BTP.
Generali ha inoltre sottolineato che l’operazione non comporterà alcun trasferimento di valore fuori dall’Italia né una riduzione delle imposte assolte nel Paese. Al contrario, la creazione di un ulteriore livello societario in Italia potrebbe aumentare il carico fiscale, grazie alla tassazione dei dividendi e ai benefici economici derivanti dalla joint venture.
La partnership con NIM rafforza la posizione di Generali nell’asset management e apre nuove prospettive per lo sviluppo di strategie innovative e diversificate. La capacità di attrarre investitori terzi e di ampliare le iniziative nei private markets rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del Gruppo, garantendo al contempo continuità nella gestione degli asset per i clienti italiani.