
Generali replica alle accuse dei giorni scorsi che mettevano all’indice il gruppo triestino per il ruolo di primo piano svolto nella copertura assicurativa delle principali centrali a carbone della Polonia, tra cui le più inquinanti di tutta Europa.
In una nota affidata all’Ansa Generali ha precisato di considerare molto importante il tema della protezione ambientale e che per questo motivo la “Responsible Investment Guideline prevede il grave danno ambientale come uno dei criteri di esclusione dal nostro universo investibile”.
Generali ha inoltre dichiarato che “per rispondere adeguatamente e con efficacia alla sfida globale del clima, in coerenza all’impegno dimostrato con l’adesione al Paris Pledge for Action, Generali sta perfezionando una strategia che favorisca la transizione verso una società a basso impatto ambientale”.
Per discutere al più presto di questa policy, Greenpeace ha inviato una lettera a Generali per chiedere un incontro. Al gruppo di Trieste, da sempre leader del mercato italiano, e presente con importanti quote di mercato anche in Germania, Polonia, Repubblica Ceca e diversi altri paesi Ue, Greenpeace chiede di diventare leader nella difesa del clima e dei cittadini. E il primo passo per farlo è proprio smettere di finanziare e assicurare il carbone, come richiesto da diverse associazioni, sia in Italia che in ambito internazionale.