
McDonald’s Corp., la più grande catena di ristoranti fast food al mondo, ha dichiarato di aver subito un attacco esterno in Corea del Sud e Taiwan con violazione dei dati sensibili riguardanti informazioni su clienti e dipendenti.
Gli hacker hanno avuto accesso a e-mail, numeri di telefono e indirizzi, ma non le informazioni sui pagamenti dei clienti. I dettagli sul caso di data breach nelle due regioni sono il risultato dell’attività di consulenti esterni che si sono messi un azione a seguito di una operazione non autorizzata sulla rete aziendale. “Anche se siamo stati in grado di chiudere velocemente l’accesso dall’esterno dopo l’identificazione dell’attacco, la nostra indagine ha stabilito che è stato effettuato l’accesso a un numero limitato di file, alcuni dei quali contenevano dati personali”, ha affermato McDonald’s in una nota.
La catena di fast food ha affermato che si adopererà per informare le autorità di regolamentazione e i clienti interessati dalla violazione.
Casi recenti di violazioni da parte dei criminali informatici su ospedali e aziende globali, tra cui JBS, la più grande azienda di lavorazione della carne al mondo e l’oleodotto Colonial Pipeline, hanno portato all’interruzione dell’attività aziendale, causando forti preoccupazioni per la carenza di forniture.
McDonald’s ha affermato che le sue operazioni quotidiane non sono state interessate dall’attacco e che non è stato pagato alcun riscatto.