
Se le tensioni nel Mar Rosso dovessero prolungarsi nel tempo, l’industria automobilistica europea potrebbe esserne danneggiata in maniera importante, in considerazione del ruolo della Cina nella catena di approvvigionamento.
È quanto affermano gli analisti di Evercore ISI in una nota in cui sottolineano come, al momento, Volvo Car, Tesla e Suzuki sono le uniche case automobilistiche danneggiate dagli effetti degli attacchi degli Houthi yemeniti alle navi in transito, al punto da dover ridurre i livelli di produzione a causa dei ritardi nelle spedizioni.
Complessivamente, si stima una riduzione di circa 12.000 auto. Pertanto, si guarda con un certo timore alla situazione, in quanto l’estendersi delle tensioni nell’area e il persistere dell’alto rischio di navigazione nell’area potrebbe avere conseguenze ben più pesanti, dato che circa il 70% di tutti i componenti automobilistici asiatici passa proprio attraverso il Mar Rosso, dicono gli analisti.