Nonostante le incertezze geopolitiche a livello globale, l’economia ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento, scongiurando finora un crollo netto e favorendo, grazie al calo dei tassi di interesse, un intenso fermento nel settore delle fusioni e acquisizioni (M&A) europee, soprattutto in ambito assicurativo.
FTI Consulting ha evidenziato come le attuali condizioni di mercato abbiano alimentato una vivace attività di consolidamento nella distribuzione assicurativa europea, che sembra destinata a continuare nel breve termine. Compagnie assicurative e riassicurative si trovano a dover rivalutare alternative strategiche, visto il possibile passaggio a una fase di mercato più “soft”, che potrebbe stimolare ulteriori operazioni di M&A.
Parallelamente, l’interesse del private equity per le realtà asset-light rimane elevato, spingendo verso transazioni di maggiori dimensioni e livelli record di deal, soprattutto nei settori più competitivi come la distribuzione assicurativa, dove il limitato numero di asset di qualità sta intensificando la competizione e aumentando il valore. Gli investitori, tuttavia, si mostrano sempre più prudenti in un mercato affollato. L’attività di consolidamento tra broker è alimentata sia dalla crescita organica delle piattaforme di brokeraggio sia da strategie finanziarie che sfruttano i divari tra valutazione dei target e le valutazioni di mercato delle piattaforme acquirenti. Le preoccupazioni per il 2025 includono rischi economici legati all’introduzione di dazi e a un possibile surriscaldamento del mercato, ma secondo FTI Consulting l’attuale solidità della pipeline delle operazioni suggerisce una crescita ulteriore. La capacità del management di realizzare integrazioni efficaci sarà determinante per emergere come leader nel consolidamento dei broker.
2024: il consolidamento assicurativo accelera in Italia
In Italia il processo di consolidamento tra broker ha guadagnato slancio nel 2024, con l’annuncio di numerose nuove operazioni legate a piattaforme di brokeraggio, segnando un aumento della competizione per l’acquisizione di target add-on e bolt-on. Tuttavia, il comparto assicurativo ha registrato un lieve calo nelle attività di M&A rispetto al 2023, con 31 operazioni annunciate contro le 32 dell’anno precedente, soprattutto per il rallentamento nel segmento dei carrier. Gran parte delle operazioni sono state realizzate da piattaforme sostenute da fondi di private equity. Tra le principali transazioni, AXA ha acquisito il retail insurer Danni Gruppo Nobis per 423 milioni di euro, con un earn-out aggiuntivo fino a 55 milioni, rafforzando i canali distributivi del ramo Danni e migliorando la posizione di AXA Italia da quinto a quarto player di mercato. UniCredit ha esercitato opzioni per acquisire la totalità di CNP UniCredit Vita e UniCredit Allianz Vita, internalizzando le attività di bancassicurazione nel ramo vita in Italia e puntando alla crescita in un settore altamente redditizio. Il private equity svizzero Brera ha rilevato il 70% del broker GBSAPRI, ampliando la rete nazionale e rafforzando una strategia di acquisizioni mirata a posizionarsi come il principale broker indipendente italiano. Altre operazioni significative hanno coinvolto Mediass, Mansutti, Wide Group, PIB Group e Aon. Fra le acquisizioni emergono anche transazioni legate a broker come Consulbrokers e Optio, con un focus su soluzioni specialistiche. Non meno rilevanti sono state le operazioni della divisione underwriting di Howden e l’espansione di piattaforme MGA come +Simple. Facile.it ha infine acquisito il Gruppo Finital, rafforzando la propria posizione nei segmenti non-auto e ampliando i servizi grazie a una rete sempre più capillare.