
Il peggior trimestre di MetLife da dieci anni a questa parte. Gli ultimi tre mesi del 2016 verranno ricordati ai piani alti di MetLife per le perdite da 2,1 miliardi di dollari, che potrebbero indurre la compagnia a introdurre dei cambiamenti di strategia.
Il colosso assicurativo americano paga l’andamento dei mercati finanziari immediatamente dopo il successo elettorale di Donald Trump che hanno comportato una perdita al portafoglio derivati di MetLife pari a 3,2 miliardi di dollari.
Secondo il Financial Times la compagnia del chairman e ceo, Steve Kandarian, starebbe riconsiderando la politica intrapresa per proteggere l’impresa dallo scenario dei bassi tassi d’interesse e dalle fluttuazioni valutarie, attraverso l’acquisto di hedge e derivati.
L’arrivo di Trump sulla poltrona di presidente ha indotto una significativa ripresa per i bond decennali degli Stati Uniti. Un andamento che però ha significato il crollo del valore degli hedge acquistati da MetLife.
Complessivamente le perdite trimestrali di Metlife sono state, come abbiamo visto, di 2,1 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre 2016, un vero e proprio crollo rispetto all’utile di 785 milioni dell’anno precedente, mentre la perdita netta trimestrale ascrivibile ai derivati è stata di 3,2 miliardi di dollari.
Nonostante tutto Kandarian resta ottimista per il futuro dell’impresa perché MetLife, da un lato beneficerà dell’aumento dei tassi d’interesse, mentre dall’altro provvederà ad aggiornare le proprie strategie di copertura.