In occasione della conferenza annuale del think tank Brugel a Bruxelles, il presidente di Generali Andrea Sironi ha detto che servirebbe una maggior integrazione finanziaria a livello UE anche per il comparto assicurativo, proponendo una vera e propria unione delle assicurazioni.
Secondo Sironi un’unione assicurativa consentirebbe di avere regole uniche nel continente in contrasto con l’attuale regolamentazione a livello statale. “Una migliore architettura di vigilanza per il settore assicurativo europeo lo renderebbe più competitivo e ne rafforzerebbe in pieno il suo ruolo in un contesto caratterizzato da bisogni di protezione e investimenti sempre più pressanti”.
Sironi ha poi aggiunto, riferisce Dow Jones, che il prossimo esecutivo UE che si insedierà dopo le elezioni del giugno 2024 “dovrà provvedere a una maggiore coerenza nelle politiche fiscali nazionali, al completamento dell’unione bancaria e allo sviluppo di tutto il suo potenziale nel segno di un’autentica unione dei mercati dei capitali”.
La creazione dell’unione assicurativa europea dovrebbe rispecchiare i passi adottati per l’unione bancaria dell’UE, creata dopo la crisi finanziaria del 2008 per formare un corpus unico di norme per il settore finanziario dell’UE.
Il presidente di Generali ha poi sottolineato che “con la sua significativa potenza di fuoco a disposizione in termini di investimenti, il settore assicurativo può svolgere un ruolo fondamentale nell’accelerare lo sviluppo dei mercati dei capitali dell’UE e nel sostenere gli investimenti necessari alla transizione green e digitale, assumendosi al tempo stesso alcuni dei principali rischi emergenti, contribuendo a creare un sistema economico e sociale più resiliente”.