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Il settore aereo globale rallenta, ma l’Italia spicca

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Giovedì, 11 Settembre, 2025 - 09:01
Autore: Gillespie

Dopo un 2024 da record, il settore aereo mondiale si prepara ad affrontare una fase di rallentamento. Secondo un’analisi di Allianz Trade, la domanda di passeggeri sta frenando, mentre i costi operativi rimangono elevati e le tensioni geopolitiche continuano a pesare. 

Nel 2024 il traffico passeggeri a livello globale è cresciuto del 10,6%, spinto principalmente da Asia-Pacifico ed Europa, e il tasso di occupazione dei posti ha raggiunto un massimo storico. Tuttavia, per il 2025 si stima una crescita più contenuta, a causa dell’inflazione, delle incertezze economiche e della diminuzione della fiducia dei consumatori, fattori che stanno colpendo soprattutto i viaggi a lungo raggio.

Allianz Trade evidenzia come anche il trasporto aereo cargo, che nel 2024 ha toccato un picco storico di crescita dell’11,3%, vedrà un ritmo più moderato nel 2025. I margini di profitto delle compagnie aeree sono sotto pressione a causa di quattro fattori principali: l’aumento del costo del lavoro, l’elevato prezzo del carburante (il jet fuel rimane sopra i livelli pre-pandemici e i carburanti sostenibili sono molto più costosi), l’aumento delle tariffe aeroportuali e la crescita dei costi di manutenzione, dovuta all’invecchiamento delle flotte e alla carenza di nuovi aeromobili.

In questo contesto, l’Italia si distingue a livello europeo, confermandosi al quarto posto per connettività aerea, dietro a Regno Unito, Germania e Spagna. La connettività aerea italiana è cresciuta del 9% rispetto al 2024, superando persino i livelli pre-pandemia. “Secondo i dati pubblici, il settore genera circa 70 miliardi di euro per il Paese, equivalenti al 3,8% del PIL nazionale e crea occupazione per circa 640.000 posti di lavoro”, osserva Allianz Trade.

Includendo l’indotto turistico, si stima che il trasporto aereo dia lavoro a circa 3 milioni di persone. L’Italia conta 41 scali con voli commerciali e negli ultimi cinque anni sono state inaugurate 510 nuove rotte internazionali. Roma, Milano, Bergamo, Napoli e Catania sono le città più trafficate, con Fiumicino e Malpensa che da sole gestiscono il 32% dei voli mensili.

Nonostante il quadro complessivamente positivo, non mancano le sfide. Lo scalo di Fiumicino, ad esempio, mostra segnali di stallo, con un numero di voli ad agosto 2025 pressoché invariato rispetto all’anno precedente. I ritardi nei progetti di ampliamento hanno limitato la capacità di gestire i picchi di domanda. Un altro fattore è il cambiamento nel comportamento dei passeggeri, che sempre più spesso scelgono di viaggiare in bassa stagione o verso destinazioni meno affollate, per risparmiare e sfuggire alle alte temperature estive. Questa nuova tendenza sta ridefinendo la stagionalità del traffico aereo, imponendo al settore la necessità di adattarsi. Per mantenere la sua posizione di rilievo, l’Italia dovrà affrontare i nodi strutturali esistenti e rispondere a queste trasformazioni nel turismo globale.

Tag: 
Trasporto aereo
Allianz Trade

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