
Il taglio dei tassi voluto dalla Bce aiuta gli italiani che vogliono comprare un immobile o che hanno già un mutuo attivo. Lo rileva una nuova indagine condotta da Changes Unipol e Ipsos sulle reazioni alle politiche europee in tema di debito.
Il 34% degli italiani in cerca della casa ritiene che il taglio dei tassi da parte della Bce rappresenti un incentivo alla sottoscrizione di un mutuo soprattutto per la prima casa. Minor impatto, invece, sui progetti relativi alle seconde case (16%) e alle ristrutturazioni (21%).
In particolare, il taglio dei tassi rappresenta un importante incentivo a ricorrere al mutuo prima casa soprattutto tra i giovani della Gen Z che hanno il progetto casa (51%). Per l’acquisto della seconda abitazione, invece, i più motivati sono Gen X (21%) e Baby Boomer (23%), mentre per la ristrutturazione, Gen Z (32%) e Gen X (27%).
I Millennial sono, invece, i più propensi a rinegoziare il mutuo (47% rispetto a una media nazionale del 38%). Più scettici, invece, Gen Z (34%) e Baby Boomer (27%), molti dei quali, però, hanno già rinegoziato in passato.
L’analisi evidenzia come per 6 italiani su 10 il tasso di interesse ritenuto poco conveniente determina la decisione di rimandare la sottoscrizione di un mutuo, soprattutto tra i Baby Boomer (65%). Al contrario la Gen Z (48%), più delle altre, non è disposta ad aspettare.
La ricerca ha inoltre evidenziato che 4 italiani su 10 vivono in una famiglia con un mutuo attivo. Percentuali più elevate tra Millennial e Gen Z (dove la percentuale sfiora il 50%), ma anche tra i Baby Boomer è il 20% ad avere ancora un mutuo attivo (per prima o seconda casa o per ristrutturazione).
Per quanto riguarda la tipologia di mutuo attivo, tra i Millennial 1 su 3 lo ha per l’acquisto della prima casa (intestato a sé o a un familiare). Al contrario, sono soprattutto i giovani della Gen Z ad avere (o vivere in famiglie con) mutui per seconde case e ristrutturazioni. Tra i Boomer è più elevata la percentuale di quanti non hanno mai aperto mutui nella vita.
L’analisi ha inoltre accertato che quasi 1 italiano su 2 dichiari di aver avuto problemi a fronteggiare almeno una rata del mutuo. Le difficoltà sono legate principalmente a motivi economici: aumento del costo della vita (soprattutto per il 54% dei Boomers) e spese impreviste (per il 42% della Gen X) in primis. Baby Boomer e Gen X sono, quindi, maggiormente colpiti dai problemi di natura economica, mentre Millennial e Gen Z da quelli di natura personale, quali problemi di salute che hanno portato a spese mediche o perdita di reddito (25% dei Millenial) e separazione o divorzio (12% della Gen Z).
Aumento del costo della vita, soprattutto per la Gen X, e spese impreviste, in particolare per i Baby Boomer, sono le principali cause del salto di una rata. Per la Gen Z a incidere negativamente sono, invece, più gli eventi personali come trasferimenti, separazioni e la nascita di figli.
Infine, il “Buy Now Pay Later” è conosciuto da 7 italiani su 10, ma la maggior parte di chi lo conosce tuttavia non l’ha mai utilizzato. Gli utilizzatori si concentrano, in prevalenza, tra le fasce centrali (Gen X) e giovani della popolazione.