
Il mercato assicurativo italiano archivia il primo trimestre del 2025 con numeri da record, segnando una decisa accelerazione sia nel settore Vita sia nel comparto Danni. Secondo i dati resi noti da Ivass, la raccolta complessiva ha toccato quota 46,2 miliardi di euro, con un incremento trainato soprattutto dalle polizze vita, che mettono a segno un +14,9% su base annua, pari a 32,9 miliardi di premi contabilizzati.
Anche i Danni non restano indietro, consolidando il trend positivo in corso dal 2021 e registrando un +9,1% a 13,3 miliardi.
Il settore Vita, cuore del risparmio assicurativo, conferma la sua forza. Il ramo I, tradizionalmente ancorato alle polizze legate a gestioni separate, accusa un lieve calo dell’1,5%, restando comunque oltre i 20 miliardi.
A brillare è invece il ramo III, quello delle unit-linked, che vola a 10,7 miliardi grazie a una crescita del 57,5% rispetto al primo trimestre 2024. Un balzo che segna anche il ritorno del nuovo business, in aumento per il secondo anno consecutivo dopo tre stagioni in flessione, sostenuto in gran parte proprio dalle nuove sottoscrizioni di ramo III.
Un dato chiave riguarda la composizione della raccolta: prevalgono nettamente i premi unici, che coprono l’85,8% del totale e crescono del 17,4% rispetto allo scorso anno, mentre i premi periodici – più tipici delle coperture di lungo termine come le polizze Long Term Care – si fermano al 14,2%. Se si guarda alla misura standardizzata APE, che normalizza i flussi considerando la durata contrattuale, la crescita si attesta al 7,5%, a conferma della solidità della tendenza.
Un altro segnale arriva dalla distribuzione: sportelli bancari e postali rafforzano la loro leadership, ma avanzano con decisione anche i consulenti finanziari, che salgono dal 15 al 16,5% del mercato Vita in dodici mesi.
A fare da volano è l’offerta di polizze individuali unit-linked, sempre più richieste da una clientela attratta dal connubio tra protezione e opportunità di rendimento. Le polizze collettive restano stabili al 7%, ma le agenzie in economia e le gerenze registrano un balzo nelle vendite dirette del 53%, confermando la vitalità del canale tradizionale.
Il comparto Danni, dal canto suo, mette a segno una crescita equilibrata tra auto e non-auto. Il settore auto vale 5,2 miliardi (+8,1%) e vede rafforzarsi il peso delle coperture CVT, ormai al 27,4% del totale, mentre la Rc Auto cresce del 6,4%. Sul fronte non-auto, che sfiora quota 8 miliardi, a fare la differenza è il ramo Incendio, spinto dall’introduzione dell’obbligo di copertura contro le catastrofi naturali: qui i premi balzano del 27,5% raggiungendo 1,1 miliardi. Più modesto l’aumento della R.C. Generale (+0,3%), segno che l’attenzione del mercato si concentra soprattutto sulla protezione del patrimonio immobiliare e aziendale.
In sintesi, il primo scorcio del 2025 racconta un settore assicurativo in piena salute, capace di cavalcare le nuove esigenze di protezione e di risparmio degli italiani. La crescita del ramo Vita, alimentata dalle unit-linked e dal ritorno del nuovo business, si accompagna a un comparto Danni che consolida il suo peso, soprattutto grazie alle coperture legate ai rischi ambientali. Un binomio che conferma come il mercato sia sempre più al centro della strategia finanziaria delle famiglie e delle imprese italiane.