Il gruppo farmaceutico statunitense Cvs Healt, specializzato nella distribuzione di farmaci ha acquisito Aetna, la terza compagnia di assicurazioni sanitarie americana, per una spesa di 69 miliardi di dollari, che sale però a 77 miliardi se si include il debito di Aetna, precisa il comunicato del gruppo che prevede anche come l’operazione, se approvata da cda e azionisti, possa generare 750 milioni di dollari in risparmi a breve termine.
L’operazione dovrebbe essere perfezionata entro la fine del secondo trimestre 2018 e promette di trasformare il settore e di intensificare la spinta a una integrazione dei servizi. La scommessa è quella di generare risparmi sui costi grazie a sinergie e di catturare allo stesso tempo una crescente fetta della spesa sanitaria complessiva degli americani.
Secondo il ceo di Cvs Larry Merlo si vanno così a unire “le competenze di due grandi aziende per ridisegnare l’esperienza del consumatore nei servizi sanitari. Si creerà una piattaforma più facile da usare e meno costosa per i consumatori”.
“La nuova entità sarà più competitiva sul mercato” ha detto il ceo di Aetna, Mark Bertolini. Concretamente, al termine dell’operazione, le farmacie Cvs negli Stati Uniti offriranno aree di assistenza sanitaria. I numeri sono consistenti: CVS, che ha sede in Rhode Island, vanta un giro d’affari annuale da 178 miliardi di dollari; Aetna, quartier generale non distante in Connecticut, ha un fatturato pari a circa un terzo, 63 miliardi. Tra le assicurazioni sanitarie, tuttavia, Aetna è la terza pere dimensioni, con 22,2 milioni di assistiti attraverso la sua presenza sul mercato con piani per aziende e individui oltre che per l'assistenza pubblica Medicare per gli anziani e Medicaid per i poveri.