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L’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea potrebbe favorire i processi di merger & acquisition nel settore assicurativo.
Secondo il report Brexit: the insurers speak realizzato dallo studio legale internazionale Kennedys, la Brexit potrebbe spingere gli assicuratori a rilocalizzare il proprio business, nell’arco dei prossimi due anni, cercando di stabilirsi su altre piazze assicurative in Europa e nel resto del mondo, mentre per quanto riguarda i posti di lavoro, il processo di rilocalizzazione potrebbe iniziare nel giro di poche settimane.
Lo studio realizzato da Kennedys sostiene che la Brexit potrebbe scatenare la tempesta perfetta. Per quanto riguarda la Scozia, i sondaggi rivelano che i suoi 5,3 milioni di abitanti sono decisamente più europeisti del resto dei Britannici, specialmente dei 53 milioni di Inglesi. Lo scenario di un Regno Unito che opta per l’uscita dall’UE a fronte di una maggioranza anti-Brexit in Scozia appare plausibile, e potrebbe gonfiare nuovamente le vele del nazionalismo scozzese ed eventualmente condurre a un nuovo referendum per la sovranità di Edimburgo, questa volta coronato dal successo.
E una Scozia all’interno della UE rimescolerebbe ancora una volta le carte, con gli assicuratori scozzesi che sviluppano buona parte di business nel Regno Unito alle prese con un nuovo cambio di scena e novità in serie: dalle diverse politiche fiscali ai problemi di cambio delle valute, dalle normative divergenti all’introduzione di barriere commerciali.
Nick Thomas, senior partner di Kennedys, ha spiegato che tra i top manager assicurativi intervistati durante la realizzazione del report, prevale largamente la volontà di rimanere all’interno dell’UE.