I risultati del commercio estero italiano sono “molto incoraggianti” e sosterranno ulteriormente la ripresa del nostro paese. È questa l’opinione del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) dopo aver osservato i dati dell’Istat.
A soddisfare maggiormente il MISE è il contributo dei beni strumentali, sia in termini di export (+17,4%) che di import (+31,7%), entrambi sopra la media delle due voci mensili. Risultato positivo anche per l’energia, per le vendite all’estero (+39%) e per le importazioni (+28,9%).
Le vendite all’estero premiano il Made in Italy in Cina (+35,3%), Russia (+26,7%) e Stati Uniti (+16,0%), mentre sul fronte degli acquisti si delinea una forte accelerazione degli scambi con l’Asia: l’import dal Giappone è più che raddoppiato nel corso dell’ultimo anno e lo stesso dato riferito a India e Turchia supera il 35%. Per il Ministero, i risultati si associano con “il tendenziale riferito al fatturato dell’industria, cresciuto del 6% sui mercati esteri negli ultimi 12 mesi”, grazie anche al sostegno offerto con il Piano straordinario per il Made in Italy.