
Mentre gli assicuratori stanno aumentando i prezzi delle coperture e selezionano i rischi con rinnovata attenzione, la crisi sanitaria potrebbe stimolare lo sviluppo di captive assicurative, create all’interno delle aziende per gestire meglio i loro rischi. Secondo un articolo del quotidiano Les Echos, circa 120 società francesi sono dotate di una captive.
Tuttavia, considerato l’andamento del mercato assicurativo, “molte aziende si stanno interrogando sull’opportunità di costituire delle captive e non trasferire esternamente i rischi, considerato che in alcune linee di business i prezzi sono diventati proibitivi”, ha dichiarato Hervé Houdard, vicepresidente del broker assicurativo Siaci Saint Honoré.
Dopo anni piuttosto favorevoli per il piazzamento dei rischi per le grandi imprese, gli assicuratori, sulla scia della crisi del Covid 19, hanno alzato i prezzi, aumentato le franchigie o ridotto le coperture. Tuttavia, secondo il quotidiano francese il giro di vite di gran parte degli assicuratori incoraggia le aziende a fare delle considerazioni approfondite sul trattamento dei rischi. Dotarsi di uno strumento come una captive nel mezzo di una crisi è possibile, ma le aziende che registrano un risultato ottimale sono quelle che hanno approfittato degli anni più favorevoli per mettere in piedi la loro struttura.
La maggior parte dei gruppi interessati alla captive ragiona in termini di destinazioni accomodanti dal punto di vista fiscale, come il Lussemburgo e l’Irlanda. Oggi, solo una manciata di aziende francesi come Veolia, Dassault Aviation, hanno scelto di realizzare uno strumento del genere in Francia.