
Le recenti elezioni tedesche hanno delineato un panorama politico che promette maggiore stabilità, seppur con sfide significative per l’economia del Paese.
La CDU/CSU di Friedrich Merz ha conquistato il 28,5% dei voti, seguita dall’AfD con il 20,8% e dalla SPD con il 16,4%. Si profila così una possibile "Grande Coalizione" tra CDU/CSU e SPD, che garantirebbe una maggioranza parlamentare, seppur con un margine ridotto di soli 13 seggi. Questo risultato, secondo l’analisi di Coface, riduce l'incertezza politica che aveva influenzato negativamente l'economia tedesca, ma non sembra sufficiente a stimolare le grandi riforme strutturali necessarie nel breve periodo.
L’industria tedesca, da anni in recessione, continua a fare i conti con un contesto difficile, caratterizzato da costi energetici elevati, una burocrazia che pesa per circa il 3,5% del PIL e un investimento insufficiente in digitalizzazione e infrastrutture. Le previsioni di Coface parlano di un incremento delle insolvenze aziendali, con perdite stimate in 52,1 miliardi di euro per il 2024, un dato che sottolinea la difficoltà del settore. Un altro tema caldo riguarda il “freno al debito” che limita l’indebitamento della Germania allo 0,35% del PIL. Senza una modifica costituzionale a questa norma, che richiederebbe una maggioranza dei due terzi, le riforme strutturali rimarranno difficili da realizzare.
Le prospettive per la crescita economica tedesca nel 2025 sono modeste, con un aumento previsto del PIL dello 0,2%. La valutazione del rischio paese rimane "soddisfacente" (A3), ma Coface avverte che non ci si aspettano riforme significative prima della seconda metà del 2025.
Pietro Vargiu, Country manager di Coface Italia, commenta così la situazione: “La Germania sta attraversando una fase di instabilità politica, con incertezze economiche che restano palpabili. Le imprese tedesche si troveranno a fronteggiare una crescita limitata, con un PIL previsto allo 0,2%. Inoltre, il dibattito sul freno al debito influenzerà le politiche economiche dei prossimi mesi. Questo scenario ha implicazioni anche per le aziende italiane, considerando i forti legami commerciali tra i due Paesi. La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia, e le prospettive tedesche in termini di investimenti e domanda interna sono fattori cruciali per molte imprese italiane. In un contesto economico in evoluzione, la gestione del rischio diventa fondamentale per tutelare il proprio business e mantenere la competitività. Coface è al fianco delle aziende per affrontare queste sfide, offrendo soluzioni su misura in ambito di assicurazione dei crediti, gestione del rischio, cauzioni, business information e recupero crediti”.