La Channel Islands Securities Exchange (CISE), la borsa delle isole situate nella Manica, sta valutando l’introduzione di linee guida alla finanza islamica per i suoi investitori, nel tentativo di sfruttare il crescente interesse nei confronti di questo mercato.
L’istituzione già offre alcune opportunità e strutture di debito ispirate ai principi della Saharia (la legge islamica), tra cui per esempio alcune opzioni che combinano le Insurance-Linked Securitiese e i cosiddetti sukuk (gli islamic bonds). Inoltre Ben Snook, manager della Channel Islands Securities Exchange Authority (autorità di regolazione e controllo della CISE), ha ottenuto la qualifica ufficiale per operare nel settore della finanza musulmana dal Chartered Institute of Securities and Investment (CISI).
Snook ha dichiarato: “La finanza islamica è in forte crescita, soprattutto in forza dell’aumento dell’interesse per gli investimenti esteri da parte degli high net worth individuals di Medio Oriente, Malesia, Indonesia, Singapore e del’Asia meridionale. La formazione specialistica che mi ha permesso di ottenere questa qualifica è stata fondamentale per comprendere i principi su cui si basa il sistema finanziario musulmano e per imparare come i principi religiosi si applicano alla gestione degli asset”.
Fiona Le Poidevin, amministratore delegato del CISE, ha affermato: “È fondamentale per noi avere personale preparato e competente per gestire questo nuovo mercato di sbocco. Riteniamo che sia un messaggio molto forte rivolto ai paesi della regione orientale: non solo siamo aperti alla finanza islamica, ma abbiamo anche l’expertise necessaria che rende il nostro mercato un luogo attrattivo in cui investire”.