
L’agenzia di rating internazionale A.M. Best ha appena realizzato un report speciale sul mondo assicurativo dove si sottolinea come il comparto danni sia stato interessato, in Italia, da varie trasformazioni di natura legislativa ma anche coinvolto in diverse operazioni di fusioni societarie. Tutto questo mentre i problemi economici del Paese continuano a limitare la richiesta di coperture.
Il report, dal titolo “Si profilano nuovi scenari per il settore assicurativo danni italiano”, rileva la crescita del settore nel 2011, con una raccolta premi in aumento del 2.1% a circa 36,4 miliardi di euro. Sam Dobbyn, dirigente della società, ha così commentato: “L’incremento dei premi dei rami Rc Auto e Kasco, che rappresentano il 57% dei totale dei premi danni nel 2011, è stato il maggior contributore della rinnovata crescita del settore. Le compagnie di assicurazione hanno continuato ad aumentare le tariffe anche nel 2012 sebbene in misura minore rispetto agli anni precedenti”.
Guardando al futuro, saranno da tenere in conto l’impatto delle recenti modifiche legislative e gli effetti della crisi dell’eurozona, mentre la debolezza dell’economia italiana continuerà a tradursi in una contrazione delle spese private e in tagli della spesa pubblica. L’economia italiana è ritornata a una modesta crescita nel 2010 e 2011, sebbene rimangano incertezze sul debito sovrano italiano a seguito della crisi che ha colpito l’eurozona nell’ultimo anno. Per il 2012 si stima una diminuzione del PIL di 1,9 punti percentuali con un aumento del tasso di disoccupazione al 9,5%.
Il report esamina inoltre le possibili conseguenze del perfezionamento della proposta fusione a quattro fra Unipol, Fondiaria-Sai, Premafin e Milano Assicurazioni che creerebbe un polo assicurativo in grado di competere con Assicurazioni Generali. Yvette Essen, redattrice del report e dirigente ricerche di settore-Europa e mercati emergenti, ha detto: “Con tre società di primaria importanza destinate a dominare il mercato dopo la fusione e con Allianz che rimarrà la terza maggiore compagnia, il settore assicurativo necessita di un’adeguata governance di mercato, delineata dal recentemente rinnovato organo di vigilanza, al fine di proteggere gli interessi delle piccole compagnie. Le tre più grandi compagnie assicurative controllerebbero quasi il 60% del mercato danni, facendo ulteriormente aumentare il divario che separa gli attori principali del mercato assicurativo e le imprese assicurative più piccole”.