Nasce a Padova la prima Accademia in Italia di Cyber Security, frutto di un progetto avviato due anni orsono e giunto ora alla sua formalizzazione ufficiale.
Diversi i soggetti protagonisti: Fòrema, ente di formazione di ente di Assindustria Venetocentro, l’azienda padovana d’informatica Corvallis, i partner YOROI e Swascan che fanno parte del polo italiano della Cyber Security, Tinexta Cyber.
L’accademia avrà sede presso la Corvallis di Padova, e formerà “hacker buoni” che possano contrastare le incursioni di quelli “cattivi”, proteggendo i sistemi di aziende ed enti pubblici. Il percorso di alta formazione sulla sicurezza informatica vede attualmente la partecipazione di 25 tecnici della cyber-security. Tutti giovani sotto i 30 anni che da 2 anni si occupano a tempo pieno di sicurezza informatica e infrastrutture tecnologiche, frequentando il primo corso ITS residenziale d’Information Technology. Diplomati a luglio scorso, completeranno quindi a breve la loro formazione, attraverso l’ultimo step: una Summer School con cui diventeranno “Cyber-security Manager”.
I contenuti del corso in partenza in questi giorni sono molto specifici: implementazione di sistemi di prevenzione informatica per contrastare gli attacchi, strumenti per riconoscere e monitorare un attacco, strumenti di contrasto e protezione dei dati. Gli allievi impareranno ad effettuare i cosiddetti “penetration test”, ovvero prove iperspecialistiche per capire l’effettiva validità e sicurezza dei sistemi di protezione informatici già adottati da un’azienda, studiando eventualmente strategie diverse di miglioramento delle protezioni.
“La situazione è critica e gli attacchi informatici costano milioni di euro ogni anno alle aziende del nostro territorio”,spiega Pietro Orciuolo, coordinatore della ITS Academy e Chief Digital Officer di Corvallis. “Formare specialisti con il più alto grado di preparazione del settore è, in primis, anche un obbligo morale per garantire la continuità delle aziende stesse e la tutela dei lavoratori coinvolti. Le stesse imprese che hanno vissuto momenti molto critici durante quest’ultimo periodo, non possono permettersi ulteriori “colpi duri”. Il Cyber Risk è un concetto che sta entrando nelle nostre case da quando lo smartworking ha spostato il lavoro aziendale in un ambito lavorativo domestico, e le difese vanno settate di conseguenza”.
Matteo Sinigaglia, direttore di Fòrema ricorda che “Il tema della sicurezza informatica (cyber-security) è divenuto ormai fondamentale nella gestione delle aziende. Proteggersi, affidandosi esclusivamente a dei software di protezione come il classico antivirus, non è più sufficiente per combattere i pirati informatici, gli “hacker cattivi”, c’è bisogno di “hacker buoni”. Tecnici con le stesse competenze, in grado di prevenire e contrastare attivamente i tentativi di incursione, capaci di riorganizzare i sistemi di protezione stessi, aggiornandoli in base ai fabbisogni e alle mutate condizioni e minacce”.