Le catastrofi naturali sono state 346 nel 2015. Hanno interessato 98 milioni di persone, provocato 22.773 morti (in forte crescita rispetto alle 6.434 vittime del 2014) e danni per circa 66,5 miliardi di dollari.
È quanto emerge dal report Emergenze e prevenzione: prospettive di resilienza, messo a punto da Agire (l’Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, di cui fanno parte nove tra le più importanti Ong presenti in Italia) e lanciato in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri delle Nazioni Unite che si celebra oggi, 13 ottobre.
L’evento più devastante dello scorso anno è stato il terremoto in Nepal (9.046 morti e oltre 5 miliardi di dollari di perdite). Il continente più colpito è stato ancora una volta l’Asia, mentre a subire i danni economici più gravi sono stati gli Stati Uniti con 24,9 miliardi di dollari, il 56% dei quali coperti da assicurazione.
Nel report di Agire - che riunisce al suo interno ActionAid, Amref, Cesvi, Coopi, Gvc, Oxfam, Sos Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes e VIS - viene ricordato che, tra i dati europei, “la violenta ondata di calore tra luglio e agosto dello scorso anno ha provocato 3.295 morti in Francia”.
L’Italia si caratterizza per essere all’ultimo posto in termini di “prevenzione e misure cautelative come assicurazioni e indennità”, dove un programma antisismico adeguato avrebbe evitato che il terremoto del 24 agosto si trasformasse in catastrofe.
Nel report viene sottolineata “l’importanza della prevenzione” che, anche ad Haiti in occasione del recente uragano Matthew, “ha comunque permesso di salvare centinaia di persone”.