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Il cda di Net Insurance ha riapprovato i bilanci 2017 e 2018, riformulati per tener conto di alcuni errori nella stesura, dovuti a una frode subita sotto la precedente gestione che ha notevolmente modificato il bilancio 2017 e ha portato alla revoca e sostituzione del CEO e del CFO.
“La rideterminazione dei dati di bilancio 2017 e l’aggiornamento del progetto di bilancio relativo al 2018 è un passaggio fondamentale, perché avviene all’insegna della chiarezza e della piena trasparenza e rappresenta una solida base per il nuovo piano industriale, che verrà presentato tra poche ore”, ha commentato Andrea Battista, amministratore delegato di Net Insurance.
Il nuovo Bilancio Consolidato 2017 ha visto il Gruppo chiudere con un risultato negativo pari a 17,4 milioni di euro (contro la perdita di 2,4 milioni del 2016) ed un patrimonio netto pari a 18,9 milioni (contro i 36,1 milioni dell’esercizio 2016), fortemente determinati dalla frode subita che ha pesato sulla voce degli "altri costi" per effetto dell’intervenuta insussistenza di attività finanziarie causata dalla frode comunicata lo scorso 30 marzo.
La raccolta premi consolidata ammonta a 58,4 milioni di euro (in flessione rispetto a 66,4 milioni del 2016); registrando una flessione sia nel Danni (-3,6%) sia, ancor più accentuata, nel Vita (-23,6%). Il Risultato netto della gestione finanziaria risulta pari 5,7 milioni (contro il risultato negativo di 6 milioni del 2016). Relativamente al Risultato tecnico netto è stato pari a 15,1 milioni di euro (in aumento di 1,8 milioni rispetto al 2016), mentre per effetto della rideterminazione del risultato il Solvency II Ratio di Gruppo si è attestato al di sotto dei requisiti regolamentari.
Il cda ha poi approvato il bilancio 2018, che verrà sottoposto alla prossima Assemblea dei Soci del 19 luglio 2019. Il bilancio del Gruppo Net Insurance al 31 dicembre 2018, chiude con un utile netto pari a 4,1 milioni di euro (a fronte del sopra citato risultato negativo di 17,4 milioni di euro del 2017), dopo aver scontato importanti poste non ricorrenti, tra cui oneri una tantum riconducibili alla business combination, che sono stati spesati interamente nell’esercizio 2018, oltre oneri e proventi legati al cambio della strategia aziendale - in materia di investimenti - e ad operazioni straordinarie sul portafoglio investimenti.
L’utile normalizzato, ovvero depurato dell’effetto delle sopra descritte voci non ricorrenti, è risultato pari a 6,7 milioni di euro. In termini di fatturato, nell’esercizio 2018 la raccolta premi consolidata si è attestata su euro 62,3 milioni, tornando a crescere del 6,7% rispetto al medesimo dato dell’esercizio precedente; in particolare la raccolta dei rami Danni ha raggiunto i 39,1 milioni (+6,5%) e la raccolta Vita si è attestata a 23,2 milioni (+6,9%). Il risultato tecnico netto risulta pari a 20,7 milioni (in miglioramento di 5,5 milioni di euro rispetto al 2017) Il risultato netto della gestione finanziaria, in forte diminuzione rispetto al passato esercizio, ha comunque fornito complessivamente un risultato per 0,1 milioni di euro (5,7 milioni di euro dell’esercizio 2017). Il Patrimonio netto consolidato passa da 18,9 milioni di euro del 2017 a 53,8 milioni di euro del 31 dicembre 2018, beneficiando principalmente dei robusti benefici patrimoniali derivanti dall’operazione di natura straordinaria tra la capogruppo e Archimede (+184,1%), pur gravato dal peggioramento per 4,9 milioni di euro della riserva AFS su titoli. Conseguentemente, il livello di solidità patrimoniale vede il Gruppo raggiungere un Solvency II Ratio del 162,8%.
Il cda di Net Insurance ha inoltre approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2019 – 2023 che prevede di passare dall’utile netto di circa 4 milioni di euro di fine 2018 (6,7 il dato normalizzato) agli 11 milioni nel 2021 per salire a 17 milioni nel 2023, per un RoE che a regime sarà in area 20%.
I premi passeranno dai 62 milioni di euro del 2018 agli 83 milioni del 2019 per arrivare a 170 milioni nel 2023, con una crescita media annua nell'arco di piano pari al 22%.