
Dopo gli uragani Harvey, Irma e Maria, gli assicuratori non hanno risparmiato analisi e stime sui danni subiti, ma data la potenza degli eventi catastrofali e la vastità delle aree interessate in un così breve intervallo di tempo, quello che emerge da tutta la teoria di dati e numeri è una grande incertezza.
I Lloyd’s di Londra hanno ad esempio dovuto rivedere le loro previsioni iniziali, annunciando che ora stima in circa 3,9 miliardi di dollari i danni complessivi provocati da Harvey e Irma, mentre per l’uragano Maria le stime preliminari indicano un valore intorno ai 900 milioni di dollari.
“Con molte più informazioni disponibili, siamo riusciti ora ad analizzare con maggiore precisione il peso dei sinistri relativi agli uragani, che risulta inferiore rispetto alla nostra stima preliminare”, ha spiegato Jon Hancock, performance management director, dei Lloyd’s di Londra. “In base ai nuovi calcoli, le stime per i danni provocati da Harvey e Irma, sono inferiori del 10% rispetto alla precedente previsione”.
Hancock ritiene che la pesante stagione degli uragani avrà un impatto sull’intero settore ri/assicurativo e che “servirà anche come promemoria per le imprese del settore che in un mercato altamente competitivo devono mantenere una politica di pricing adeguata e sostenibile per i rischi che assicurano”.