Per ora è solo una eventualità, ma la voce su un possibile annullamento di Tokyo 2020, le Olimpiadi in programma la prossima estate ha cominciato a farsi largo.
Il crescente numero di giapponesi colpiti da Covid-19, ha infatti imposto al governo del primo ministro Shinzo Abe che ha investito oltre 12 miliardi di dollari per ospitare i giochi che dovrebbero aprirsi il 24 luglio, la cancellazione di numerosi eventi sportivi nel tentativo di contenere l’epidemia. È vero che il governo ha più volte promesso che le Olimpiadi si svolgeranno secondo programma, ma sottotraccia si comincia a valutare l’ipotesi di posticipare l’evento o di annullarlo.
Tutto gira intorno a una semplice domanda: quando si potrà dire con certezza alle persone che Tokyo è una città sicura?
Il CIO (Comitato olimpico internazionale) tranquillizza tutti: “I preparativi per le Olimpiadi di Tokyo 2020 continuano come previsto”, spiegando in una nota che “Le contromisure contro le malattie infettive costituiscono una parte importante dei piani di Tokyo 2020 per ospitare dei Giochi Olimpici sicuri e protetti. Tokyo 2020 continuerà a collaborare con tutte le organizzazioni pertinenti che monitorano attentamente l‘incidenza di malattie infettive e rivedrà le contromisure che potrebbero essere necessarie con tutte le organizzazioni pertinenti”.
Al momento, una cosa è certa: l’annullamento dei giochi olimpici sarebbe un grave danno per gli assicuratori.
Secondo un report di Reuters, il CIO stanzia generalmente circa 800 milioni di dollari per le coperture assicurative dei Giochi olimpici estivi, mentre la grande maggioranza degli assicurati per i grandi eventi, acquista anche la copertura per malattie trasmissibili. Tra gli 800 milioni non sono però comprese le coperture acquistate da broadcast, media, sponsor, merchandiser, aziende del settore viaggi e l’industria dell’hospitality. Il conto assicurativo di Tokyo 2020 salirebbe a circa 2 miliardi di dollari tenendo conto dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni, più altri 600 milioni per l’hospitality.
Insomma, in ballo girano parecchi soldi. E se ai tempi del coronavirus è pressochè impossibile fare programmi di lunga scadenza che vadano oltre la settimana, va comunque ricordato che le potenziali perdite dovute all’annullamento di un evento globale come le Olimpiadi, saranno complessivamente più elevate quanto più tardi verrà presa la decisione. Intanto, Torsten Jeworrek, membro del consiglio di amministrazione di Munich Re , ha dichiarato a Reuters la scorsa settimana che è proprio il riassicuratore tedesco a fornire la copertura sull’annullamento di Tokyo 2020 per un importo di “centinaia di milioni di euro”, senza voler specificare la cifra esatta.