Nel corso del 2017 si sono registrati 1.006 casi di cyber attack a siti web istituzionali del nostro Paese e a infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. Sono numeri della Polizia Postale che segnala come nell’anno appena concluso siano state condotte 68 indagini in questo ambito, per un totale di 33 persone denunciate e 2 arresti, i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero.
Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale. L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 17.000 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti.
Un sensibile aumento, rispetto al 2016, è registrato in materia di reati informatici contro la persona (ad es. diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate 917 persone e 8 sono stati gli arresti.
Circa il financial cybercrime “le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing – spiega la Polizia Postale - ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi”.
Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare queste somme, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2017, sono stati bloccati alla fonte oltre 20 milioni e di recuperare 862mila euro relativi a bonifici già disposti.
Grande incremento si è registrato nell’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2016, si è quasi quintuplicato sino a raggiungere 28.522. Sul fronte della pedopornografia, si sono infine svolte complesse operazioni di prevenzione con un’assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti ben 28560 siti internet, di cui 2077 inseriti in black list.