
Ivass ha pubblicato un’analisi sul trattamento fiscale delle polizze vita in sei Paesi europei – Italia, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Spagna – con l’obiettivo di mettere in luce le disposizioni che incentivano il risparmio assicurativo, soprattutto quando la detenzione delle polizze avviene su orizzonti medio-lunghi.
Lo studio si concentra sul regime applicato alla clientela retail che sottoscrive una polizza emessa da una compagnia residente nella stessa giurisdizione e che combina copertura demografica e rendimento finanziario, esaminando le diverse fasi del ciclo di vita del contratto: dal pagamento del premio, alla scadenza o al riscatto, fino al caso di morte dell’assicurato e al corso dell’investimento.
Dall’indagine emerge come le regole fiscali differiscano sensibilmente tra gli Stati, sia per tipologia di tassazione sia per modalità applicative. In Portogallo la legislazione incentiva il risparmio assicurativo tassando in misura contenuta il rendimento finanziario, purché sia rispettato un periodo minimo di detenzione, ed esentando da prelievo i capitali in caso di morte.
Nel Regno Unito, invece, l’investimento assicurativo è favorito da un regime che, per specifiche tipologie di polizze pensate per piccoli risparmiatori con orizzonte di lungo termine, prevede la detassazione del rendimento ai fini delle imposte personali sul reddito. Francia e Germania adottano anch’esse misure di incentivo, legate al rispetto di un periodo minimo di detenzione, confermando la centralità delle polizze vita come strumento di risparmio. In Italia, infine, il trattamento fiscale si distingue per la possibilità di favorire l’utilizzo delle polizze vita nei passaggi di ricchezza intergenerazionali, rafforzando il loro ruolo non solo come veicolo di risparmio, ma anche come strumento di pianificazione patrimoniale.
L’analisi di Ivass evidenzia dunque come la fiscalità sia un elemento determinante nel rendere le polizze vita più o meno attrattive per i risparmiatori, e come le differenze tra i vari Paesi possano incidere sulla diffusione di questo strumento. In particolare, le esperienze di Portogallo e Regno Unito mostrano che un regime fiscale favorevole può trasformare le polizze vita in un pilastro del risparmio di lungo periodo, mentre il caso italiano sottolinea la loro funzione strategica nella trasmissione della ricchezza tra generazioni.