
È stata scelta la città di Prato per realizzare un centro di competenze su Intelligenza artificiale, 5G e Blockchain che dovrà diventare il punto di riferimento nazionale per la ricerca industriale e scientifica. Questo l’obiettivo che si sono date Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Ugo Bordoni con il Protocollo di intenti firmato dai tre enti e rafforzato con l’Accordo di Programma siglato nelle scorse settimane tra Regione e Fondazione con il quale si stanziano oltre 600 mila euro per far partire il Centro di Competenze.
È questo il primo passo per attivare progetti di ricerca e sperimentazione che coinvolgeranno Università toscane e Pmi del settore manifatturiero, in modo da realizzare soluzioni e servizi avanzati sfruttando le nuove tecnologie, la velocità di connessione raggiungibile con la quinta generazione delle trasmissioni radiomobili, l’Internet of Things per la gestione di sensori e apparati remoti, la capacità di gestione ed analisi dei dati con algoritmi di Intelligenza Artificiale.
“La situazione che stiamo attraversando in questi giorni – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo – ci insegna come la connessione ad internet e l’utilizzo di nuove tecnologie sono al servizio dei cittadini e delle imprese, e anche per l’aumento dell’efficienza della pubblica amministrazione. Deliberare e agire da remoto interagendo con più tipi di strumenti è lo scenario che si prefigura con la declinazione in tutti i campi di vita quotidiana del ‘paradigma Industria 4.0’ e la tecnologia di quinta generazione. Vogliamo fare di Prato e della Toscana un luogo dove elaborare e sviluppare competenze su questo campo”.
“Il Centro di Competenze che stiamo realizzando – dichiara Antonio Sassano, presidente della Fondazione Bordoni – ha le caratteristiche per sfruttare al meglio le sinergie che possono instaurarsi tra 5G, Intelligenza Artificiale e Blockchain: il tessuto industriale diffuso di piccole e medie industrie è quello meglio candidato a interpretare questa convergenza, valorizzando le specificità e le vocazioni del distretto”.