
Secondo i dati diffusi da Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, a settembre 2025 il premio medio, ante imposte, delle polizze Rc Auto rinnovate è aumentato del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2024, passando da 344 a 356 euro. Un rialzo che segna un rallentamento nel ritmo di crescita osservato a partire da metà 2023. Un segnale che gli operatori del settore leggono come un primo sintomo di stabilizzazione dopo anni turbolenti segnati dall’inflazione e dal rialzo dei costi di riparazione e risarcimento.
Nel dettaglio, l’indagine di Ania — condotta su un campione che copre circa l’85% del mercato in termini di raccolta premi — ha riguardato oltre 2,1 milioni di contratti per un incasso complessivo di 760 milioni di euro. Il 75,5% delle polizze si riferisce alle autovetture, l’8,7% ai motocicli e il 2,1% ai ciclomotori. È bene ricordare che la rilevazione prende in esame solo le polizze giunte a rinnovo, escludendo i nuovi contratti, spesso stipulati da assicurati che cambiano compagnia per spuntare un prezzo più conveniente.
Il trend, insomma, è chiaro ma va letto con prudenza. Il premio medio Rc Auto cresce, ma lo fa meno rispetto all’aumento generale dei costi.
Dal settembre 2021 al settembre 2025, mentre l’inflazione complessiva è salita del +17,3%, il costo dei pezzi di ricambio è aumentato del +16,7% e i danni alla persona sono stati rivalutati di oltre il 18%.
Il premio medio, invece, si è fermato intorno al +16%. “Le tariffe Rc Auto, pur includendo un adeguamento tecnico necessario, non riflettono ancora pienamente il rialzo dei costi dei sinistri”, spiega Ania, ricordando che ad aprile 2025 gli importi del risarcimento per danno biologico sono stati ulteriormente incrementati dell’1,7% in base all’indice FOI dell’Istat.
Per le autovetture il premio medio è salito del 3,4% (da 348 a 360 euro), per i motocicli del 7,2% (da 257 a 276 euro) e per i ciclomotori del 6,2%, raggiungendo i 187 euro. Dopo aver aggiunto imposte (15,7%) e contributo al Servizio Sanitario Nazionale (10,5%), che insieme pesano per il 26,2% del premio lordo, la spesa media annua per gli automobilisti italiani si è attestata a 449 euro, contro i 434 dell’anno precedente.
Un altro elemento interessante riguarda la coerenza dei dati Ania con quelli Istat. L’istituto di statistica, che dal gennaio 2024 ha adottato una nuova metodologia basata sulla banca dati IPER di Ivass — alimentata dai premi effettivamente pagati da circa 8 milioni di assicurati — segnala per lo stesso mese un incremento tendenziale dei prezzi delle assicurazioni Rc Auto del +4,6%, in rallentamento rispetto ai picchi registrati all’inizio del 2024. “È un dato che conferma la fase di stabilizzazione in corso nel settore”, sottolinea un analista di mercato, “segno che le compagnie stanno cercando di contenere l’impatto dell’inflazione sui portafogli degli assicurati, pur dovendo far fronte a costi di sinistri sempre più elevati”.