
L’Assemblea dei Delegati della Società Reale Mutua di Assicurazioni ha approvato il bilancio consolidato 2015 del Gruppo che ha visto un utile consolidato di 159,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 172,7 milioni del consuntivo 2014, ma comunque superiore sia agli obiettivi di budget che alle previsioni del preconsuntivo (116,7 milioni).
In crescita dell’1,5% la raccolta premi che ha superato i 3,8 miliardi di euro, mentre il combined ratio ha visto un peggioramento di oltre 4.5 punti percentuali a 95,6%.
L’indice di solvibilità migliora ulteriormente – dal 242% dell’esercizio 2014 – raggiungendo il 250% (Solvency I). Calcolato con formula standard secondo la nuova normativa Solvency II, l’indice si posiziona ampiamente sopra alla media dei principali gruppi competitori, sia italiani sia europei, attestandosi al 265% a fine 2015. In aumento anche il patrimonio netto, che ammonta a 2,33 miliardi di Euro (+3,6%).
Positivi i risultati delle imprese del Gruppo: in utile sia le compagnie assicurative (Italiana Assicurazioni e le spagnole Reale Seguros Generales e Reale Vida) sia Banca Reale, Reale Immobili e Blue Assistance, le controllate, rispettivamente, del comparto bancario, immobiliare e dei servizi.
Per quanto riguarda il bilancio della capogruppo Reale Mutua, l’utile civilistico 2015 è pari a 59,4 milioni di Euro. Anche in questo caso, pur se si registra una flessione rispetto al risultato 2014 (98,8 milioni), il dato è superiore alle previsioni di 47,8 milioni del preconsuntivo 2015. Inoltre, sull’utile civilistico di Reale Mutua ha avuto impatto l’effetto economico negativo sulle imposte anticipate/differite, pari a 10,2 milioni di Euro, generato dalla riduzione dell’aliquota IRES.
La raccolta premi del lavoro diretto della capogruppo ammonta a oltre 2,2 miliardi (+1,5% rispetto al precedente esercizio), con un incremento sia nei rami Danni (+1,8%) sia nei rami Vita (+0,9%).
Il combined ratio Danni, che risente dei fenomeni, comuni a tutto il mercato, di contrazione dei premi medi e di crescita della sinistralità grave nel comparto Auto, peggiora di 3.3 punti percentuali e si attesta a 95,8%.
L’indice di solvibilità, pari al 458% (Solvency I) e al 374% (Solvency II – formula standard), in aumento rispetto al 2014, esprime un crescente rafforzamento della solidità patrimoniale, in linea con quella del Gruppo.