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Westminster, Borough Market, Parsons Green, Manchester Arena. È nutrito il triste elenco degli attacchi terroristici che hanno avuto come scenario il Regno Unito.
Una lista inquietante e drammatica che ha spinto assicuratori e broker a focalizzare l’attenzione dei propri clienti sull’importanza di avere una copertura assicurativa per gli atti di terrorismo che, oltretutto, sembrerebbe avviarsi verso una stagione caratterizzata da prezzi decisamente competitivi.
Il pool assicurativo sostenuto dal governo, Pool Re, ha infatti già illustrato i propri piani per ridurre i premi alle aziende esterne alla City, visto che Londra è considerata l’area a maggior rischio, con multipli di livello rispetto al resto del Paese.
“Abbiamo cambiato il nostro modo di considerare il pricing per le PMI e siamo stati in grado di ridurre significativamente il premio” ha dichiarato Julian Enoizi, ceo di Pool Re al Financial Times. Un calo che dovrebbe essere maggiormente in linea con le possibilità delle piccole e medie imprese britanniche sperando in questo modo di incontrare il loro favore. Nonostante ciò, permangono certi problemi strutturali legati all’intervento del Pool Re. Infatti, la sua copertura complessiva interviene a risarcire le imprese che subiscono danni fisici, mentre sono molte le imprese che subiscono perdite gravi secondo altre modalità. Una per tutte, l’interruzione dell’attività.