
I 7 anni più caldi nella storia recente del pianeta sono tutti concentrati dal 2015 in poi. In particolare il 2021 si piazza al 5° posto, con valori appena più alti del 2015 e del 2018. Rispetto alla media 1991-2020, l’anno scorso è stato 0,3°C più caldo, mentre il riscaldamento globale riferito all’epoca pre-industriale oscilla tra 1,1 e 1,2 gradi. Lo comunica Copernicus, il servizio di monitoraggio satellitare europeo.
Mentre il Patto sul clima di Glasgow ha fatto qualche passo avanti sul fronte della risposta internazionale alla crisi climatica, eventi climatici estremi come le decine di uragani che si sono abbattuti negli Stati Uniti e le inondazioni che hanno devastato l’Europa centrale l’estate scorsa hanno causato danni da record pari a circa di 54 miliardi di dollari, di cui ben 40 miliardi di dollari in Germania, secondo il gruppo riassicurativo tedesco.
In particolare, Munich Re sostiene che nel 2021 le perdite assicurate dovute a catastrofi naturali siano ammontate a circa 120 miliardi di dollari, raggiungendo così un livello secondo solamente ai 146 miliardi di dollari di danni assicurati registrati nel 2017, l’anno dei tre uragani Harvey, Irma e Maria.
A livello globale, le calamità naturale nel 2021 sono costati complessivamente ben 280 miliardi di dollari, di cui, secondo le stime di Munich Re, circa 120 miliardi di dollari, ovvero il 43%, erano coperti da protezione riassicurativa. Un ammontare significativamente superiore ai 210 miliardi di dollari registrati nel 2020 e ai 166 miliardi di dollari registrati nel 2019.
Lo stesso vale per la quota assicurata, con i 120 miliardi di dollari del 2021 che fanno impallidire sia gli 82 miliardi di dollari del 2020 che i 57 miliardi di dollari del 2019.
Con appena il 43% dei danni economici assicurati nel 2021, il protection gap (divario tra danni economici e assicurati) si attesta al 57%. Sebbene si tratti di un divario inferiore rispetto a quello osservato nel 2020, Munich Re lo attribuisce alla maggiore percentuale di perdite subite negli Stati Uniti nel 2021, uno dei mercati assicurativi più maturi al mondo, dove il solo uragano Ida, che ha interessato un’area estesa da New Orleans a New York, ha provocato danni assicurati per 36 miliardi di dollari (65 miliardi di dollari le perdite complessive), mentre altri 15 miliardi sono stati spesi per risarcire i danni della tempesta invernale che ha principalmente interessato il Texas.
Guardando alle condizioni climatiche, Copernicus rileva che il riscaldamento globale in Europa si è fermato 0,1 grado sopra la media degli ultimi 30 anni, ma l’estate 2021 è risultata la più calda di sempre. Ed è proprio nei mesi estivi che si sono concentrati i maggiori estremi climatici, dalle già citate inondazioni alle ondate di calore che hanno portato al nuovo record europeo di caldo, registrato a Siracusa a inizio agosto con 48,9 gradi.