RMS, società leader nella modellazione di rischi catastrofali appartenente a Moody's, stima che l’ammontare dei danni assicurati causati dal terremoto di magnitudo 7,5 che ha colpito il Giappone il giorno di Capodanno sarà compreso in un intervallo tra 3 e 6 miliardi di dollari.
La cifra comprende i danni agli immobili, ai contenuti e all’interruzione dell'attività produttiva, causati da forti scosse, incendi indotti dal terremoto, inondazioni da tsunami, franamenti e deformazione del terreno.
Le stime non includono le perdite su danni non modellati, come ad esempio quelli subiti da infrastrutture di trasporto e servizi pubblici.
“Questo evento evidenzia l’importanza di valutare i terremoti crostali superficiali all’interno di una visione globale del rischio sismico, in Giappone e nel mondo. Sebbene il rischio sismico in Giappone sia determinato da eventi della zona di subduzione, negli ultimi decenni si sono verificati numerosi eventi dannosi sulla crosta superficiale, tra cui il terremoto di Hanshin del 1995, i terremoti di Kumamoto del 2016 e ora il terremoto della penisola di Noto del 2024”, ha affermato Chesley Williams, senior director di Moody's RMS.
La settimana scorsa, Karen Clark & Company aveva a sua volta stimato i danni assicurati causati dall’evento sismico in 6,4 miliardi di dollari, mentre CoreLogic ha stimato un range compreso tra 1 e 5 miliardi di dollari.