Rischi Catastrofali
Il settore assicurativo globale sta affrontando un contesto volatile caratterizzato da incertezze economiche e tensioni geopolitiche, secondo il Global Insurance Report 2025 di McKinsey. Nonostante queste sfide, ci sono opportunità per le compagnie assicurative di adattarsi e crescere.
Intervenuta all’Insurance Summit organizzato dal Sole 24 Ore e 24 Eventi, la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina ha sottolineato come a meno di due mesi dall'entrata in vigore dell'obbligo assicurativo, sia evidente che “l'emanazione immediata del Decreto attuativo risulta assolutamente imprescindibile”.
L’Unione Europea Assicuratori (UEA), guidata dal presidente Mario Cipriano, ha inviato una comunicazione formale alla Presidente del Consiglio dei Ministri e ad altri esponenti del Governo, in cui si evidenzia l'urgenza di affrontare in modo efficace la questione dei rischi catastrofali, alla luce anche della recente emergenza alluvionale che ha colpito l’Emilia Romagna.
Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, ammontano a 3 miliardi di euro i danni da calamità naturali subiti da micro e piccole imprese negli ultimi 12 mesi.
Il gap di protezione assicurativa contro i rischi di catastrofi naturali non è un problema solo italiano e il G7 finanze di Stresa, riferisce Radiocor, ne ha preso atto. È stato infatti varato un “High-Level Framework for Public-Private Insurance Programmes against Natural Hazard”, sigla che indica una “guida rapida” utile a ridurre il gap di protezione.
RMS, società leader nella modellazione di rischi catastrofali appartenente a Moody's, stima che l’ammontare dei danni assicurati causati dal terremoto di magnitudo 7,5 che ha colpito il Giappone il giorno di Capodanno sarà compreso in un intervallo tra 3 e 6 miliardi di dollari.
Tra le misure previste dalla bozza della manovra di bilancio spunta l’obbligo assicurativo per le imprese che dovranno stipulare, entro la fine del 2024, una polizza a copertura dei rischi catastrofali. Sulla misura è in corso una verifica del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Global Assistance, compagnia multicanale specializzata nel segmento danni, lancia sul mercato la nuova polizza Global Casa Eventi Catastrofali che rappresenta la logica estensione del prodotto Global Sistema Casa, sempre più diffuso sul mercato.
Secondo le stime dell'Ania (associazione nazionale imprese assicuratrici) il 78% delle abitazioni è esposto ad un rischio medio-alto di terremoto o alluvione.
Dal 1970, il numero di disastri legati al clima è quintuplicato, secondo il recente report dell’ OMM (Organizzazione mondiale della meteorologia), che è un’Agenzia della Nazioni Unite.
RMS, azienda leader mondiale nella modellazione di catastrofi, sostiene che in base ai suoi nuovi modelli sui cambiamenti climatici e dell’attuale tasso di esposizione ai rischi, le perdite medie annuali assicurate (average annual losses, AAL) dai venti degli uragani del nord Atlantico potrebbero aumentare fino a un massimo del 24% entro il 2050, mentre il rischio alluvionale europeo AAL potrebbe aumentare fino a un massimo del 59% entro il 2050, in mancanza di interventi di mitigazione del rischio.
A livello globale, le perdite del settore assicurativo da catastrofi naturali e disastri causati dall'uomo ammontano a 83 miliardi di dollari nel 2020. L’Italia, nonostante la forte esposizione a fenomeni geologici e climatici estremi, fa un uso ancora limitato di strumenti assicurativi specializzati a tutela di privati ed aziende, al punto che il Paese vanta il triste primato del maggior deficit di protezione per le calamità naturali in Europa, con solo il 3,2% delle perdite assicurato (dati Swiss RE).
Anra si schiera al fianco dell’Ania sulla necessità di creare un modello pubblico privato che vada a rafforzare le attualmente scarse tutele di cittadini e imprese in caso di eventi catastrofali di origine naturale o pandemica. Infatti, solo un sistema pubblico – privato può dare risposte soddisfacenti e su larga scala.
“A fine 2019 l’industria assicurativa italiana si presentava in buona salute: la raccolta premi superava i 140 miliardi (+ 4 per cento sul 2018) raggiungendo il 7,8% del PIL; il ROE era di poco superiore al 12% (in forte crescita rispetto al 6,4%); i fondi propri erano circa 2,4 volte il requisito minimo di capitale”. È quanto ha detto il presidente dell’Ivass, Daniele Franco, nelle considerazioni annuali online dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni.
Serve una cooperazione fra pubblico e privato per aumentare la diffusione nel nostro Paese delle coperture assicurative per gli immobili contro le calamità naturali come terremoti e alluvioni. Coperture a oggi decisamente residuali, a fronte dell’aumento della frequenza degli eventi catastrofali.
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