
La digitalizzazione nell’assistenza sanitaria avanza. Quali saranno gli effetti per il personale medico e infermieristico? E che vantaggi ne trarranno i pazienti e le pazienti? Di questo si è parlato sabato scorso a Trento in uno degli eventi del “Festival dell‘economia”.
Anche il settore della sanità non può prescindere dalla progressiva digitalizzazione della società moderna e cerca di trovare le giuste misure per calibrare un nuovo modello di medicina digitale che sia più vicina al paziente, sfruttando le opportunità offerta dalle nuove tecnologie che aiuteranno a colmare le diseguaglianze.
Di questo ne sono consapevoli Claudio Dario, Direttore sanitario dell’Azienda sanitaria di Trento, Thomas Schael, Direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e Bernhard Günter, esperto internazionale in sistemi sanitari mitteleuropei.
“Siamo una Paesi di vecchi – ha detto Schael - e presto faremo fatica a trovare professionisti in grado di far fronte alle richieste di assistenza sanitaria. Il passaggio al sistema digitale è inevitabile. Noi siamo chiamati a governarlo al meglio”.
“I dati sanitari – ha aggiunto Claudio Dario – vanno resi disponibili ai clienti. Le barriere in ingresso vanno tolte. L’accesso ai propri dati sanitari è fondamentale e facilita il rapporto con i pazienti. Certo, il problema della sicurezza è reale, ma le tecnologie adeguate esistono e i benefici sono di gran lunga maggiori delle criticità. Ciò che serve, secondo Dario, sono “regole comuni per garantire anche un’equità di trattamento dei dati”.
Altro beneficio garantito dalla digitalizzazione concerne la tracciabilità del servizio con la possibilità di misurare la qualità. Il mondo tedesco, raccontato da Bernhard Günter, ha imboccato da tempo la via dell’innovazione tecnologica in sanità per aumentare gli standard qualitativi e ottimizzare i costi. “Germania, Austria e Germania – ha spiegato Günter – stanno da tempo lavorando sulla digitalizzatine dei dati che garantisce sicurezza nella raccolta, gestione, fruizione ed archiviazione delle informazioni. Il digitale comporterà dei cambiamenti di abitudini da parte dei cittadini, ad incominciare dalla consapevolezza della privacy e dal trattamento dei big data”.
In questo processo di trasformazione si punta molto sull’intelligenza artificiale e sui big data, strumento indispensabili soprattutto nella ricerca sanitaria. “L’obiettivo – ha concluso Günter – è di raccogliere e analizzare il maggior numero di informazioni dal sistema sanitario per realizzare un nuovo modello di sanità in grado di migliorare la salute della gente”.