Digitalizzazione
Le difficoltà che le aziende vivono sulla propria pelle e le preoccupazioni per la crisi economica non spengono la voglia di guardare avanti delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda l’innovazione in ambito HR. Innovazione che, anzi, viene riconosciuta come sempre più necessaria: il 67% delle imprese mette la digitalizzazione in cima alla lista delle priorità e il 60% indica nello smart working l’iniziativa più urgente su cui investire per quanto riguarda la gestione delle risorse umane. Dopo averlo sperimentato in modo forzato durante l’emergenza, infatti, solo il 6% delle imprese dichiara di voler tornare alle condizioni preesistenti senza smart working.
Dopo due anni consecutivi di premi assicurativi in crescita in Italia (+3,2% nel 2018 e +3,8% nel 2019, con raccolta complessiva pari a 140 miliardi), per il 2020 si prevede una contrazione, con diminuzione significativa nel primo semestre 2020 (-8,8% rispetto ai primi sei mesi del 2019), ma risulta impossibile azzardare un dato sulla raccolta di fine anno.
Il World InsurTech Report 2020 (WITR) di Capgemini ed Efma osserva come sia necessario attrezzarsi per esplorare nuove modalità e soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti che dopo l’emergenza Covid si sono accresciute, facendo emergere nuove opportunità per le società di Insurtech, dal momento che le compagnie assicurative stanno ponendo maggior attenzione sui loro sforzi di digitalizzazione.
La digitalizzazione del business procede ma non è ancora in fase avanzata per la maggior parte degli intermediari e le vendite on line restano molto limitate. L’automazione dei processi è ormai completa per incassi e pagamenti, ma è bassa per i sinistri e l’emissione dei contratti. La propensione verso la digitalizzazione, considerata decisiva per la competitività del futuro, è alta ma allo stesso tempo la maggior parte non vede la disintermediazione come una minaccia.
“Digital Trasformation” è il nome del nuovo report di PFU (EMEA) Limited che svela i risultati dello studio Fujitsu Image Scanner 2020 sulla gestione dei dati aziendali, una ricerca sullo status della trasformazione digitale in Europa.
Zurich Italia ha siglato un accordo integrativo per supportare la redditività dei circa 900 Agenti Zurich in una fase particolarmente critica per il Paese. L’accordo mira a valorizzare le competenze consulenziali della rete investendo anche in digitalizzazione a favore di clienti e agenti.
“La pandemia ha provocato un grande shock globale a livello umano, sociale ed economico e ha avuto effetti significativi su tutti i settori. Le Compagnie Assicurative si sono mosse con grande rapidità ed efficacia e hanno dimostrato di essere molto vicine ai loro clienti, alle loro community, alla rete distributiva e ai dipendenti, che sono riuscite a mettere in sicurezza. Il tutto, focalizzandosi anche sulla stabilizzazione dei ricavi” ha dichiarato Daniele Presutti, Insurance Lead Europe di Accenture.
Nell’economia sempre più digitale, il grado di competitività delle imprese dipenderà da quello che IDC definisce il “digital reach”, ovvero la capacità di gestire servizi digitali ovunque il business lo richieda. Un requisito fondamentale per garantire il digital reach riguarda l’estensione dell’infrastruttura IT dal core all’edge. Tutte le aziende dovranno sviluppare la capacità di distribuire rapidamente le risorse IT in prossimità di dove vengono generati i dati.
Nell’ambito della Milano Digital Week, manifestazione che si pone l’obiettivo di valorizzare la straordinaria digitalizzazione del capoluogo lombardo, Vittoria hub, l’incubatore insurtech realizzato da Vittoria Assicurazioni, organizza il webinar Il ruolo degli ecosistemi insurtech nell'evoluzione dei servizi alla persona, che si terrà martedì 26 maggio 2020 dalle 10:30 alle 12:30.
La connessione digitale? Quasi sconosciuta a livello locale da parte della Pubblica Amministrazione. Infatti, secondo un report dell’Istat relativo al 2018, solamente il 28,6% delle PA locali si connettono a Internet con la fibra ottica. Un dato comunque in miglioramenti rispetto al 17,4% del 2015.
Il digital trasformation è un processo in corso per tre aziende italiane su quattro. È quanto si apprende dalla rilevazione multiscopo dell’Istat legata al nuovo Censimento permanente delle imprese.
Il 60% delle aziende italiane, secondo i propri dipendenti, ha una strategia digitale allineata o integrata con quella di business, rispetto a una media globale del 41%. Le aziende però faticano ad attrarre capacità (37%) e talento (30%) dall’esterno e a premiare l’innovazione (45%).
La fiducia degli italiani nel processo di digitalizzazione è in aumento. Lo rivela la seconda edizione dello studio “Retail Transformation 2.0”, realizzato da Digital Transformation Institute e CFMT, in collaborazione con SWG, che registra un deciso miglioramento del tasso di fiducia nel progresso tecnologico che in un solo anno passa dal 68% al 90%. Cresce del 13% la percentuale di intervistati che hanno registrato conseguenze decisamente positive dall’utilizzo della tecnologia digitale.
Giovedì Allianz SE e Microsoft Corp. hanno annunciato una partnership strategica incentrata sulla trasformazione digitale del settore assicurativo, al fine di semplificare i processi e di migliorare la customer experience.
GFT Italia, partner tecnologico per la trasformazione digitale del settore finanziario, assicurativo e industriale, annuncia la nomina di Fabrizio Callery nel ruolo di Sales Director.