
I Fondi sanitari integrativi svolgono un ruolo cruciale nel sistema sanitario italiano, supportando i cittadini nell’accesso alle cure e alleggerendo la spesa pubblica. Infatti, per ogni euro di mancato introito fiscale, questi Fondi coprono una spesa sanitaria pari a cinque volte tanto, riducendo la pressione sulla sanità pubblica e le liste d’attesa.
“Indebolire la sanità integrativa sarebbe un errore”, afferma Marco Ballarè, presidente di Manageritalia. “I Fondi, infatti, alleggeriscono la pressione sulle strutture pubbliche, riducono la spesa diretta per i cittadini, quella pubblica e garantiscono trasparenza grazie a rimborsi basati su documenti fiscalmente validi”.
Le recenti modifiche al calcolo delle prestazioni vincolate e l’eccessiva ingerenza pubblica nelle dinamiche operative dei Fondi destano preoccupazione. Manageritalia, insieme a CIDA e alle federazioni della dirigenza, chiede una regolamentazione chiara e condivisa, che tuteli la complementarità tra i Fondi derivanti dalla contrattazione collettiva e il Servizio Sanitario Nazionale.
“La sanità integrativa – conclude Ballaré – è un pilastro del welfare e deve essere sostenuta, non ostacolata. Chiediamo al legislatore di valutare con attenzione l’impatto di queste misure e di aprire un confronto con chi opera nel settore”.