
Alleanza Assicurazioni e Fondazione Mario Gasbarri, con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, hanno dato vita a Edufin Index, il primo Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani.
Con Edufin Index vengono inoltre indagate, per la prima volta anche le conoscenze finanziarie e assicurative dei “nuovi italiani” (cittadini filippini, sudamericani e rumeni residenti nel nostro Paese) attraverso delle interviste effettuate in lingua madre.
Davide Passero, Ceo di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia ha dichiarato: “L’educazione finanziaria e assicurativa riveste elevata rilevanza sociale: per questo, chi fa assicurazione deve interpretare un ruolo centrale e complementare al sistema pubblico. Come Alleanza siamo impegnati da anni in questo ambito, con investimenti di risorse e competenze che hanno portato allo sviluppo del Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa. Oggi proseguiamo il nostro impegno in questo ambito e presentiamo Edufin Index 2022, che mostra quanto l’educazione finanziaria e assicurativa possa essere una leva per promuovere equità sociale e benessere. Questo per noi significa fare bene impresa contribuendo alla sostenibilità del nostro Paese, attraverso azioni concrete a favore della collettività e dei territori in cui operiamo”.
Il principale dato che emerge dall’Osservatorio è la necessità di migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani. Le persone intervistate raggiungono complessivamente un livello di Edufin Index pari a 55 su 100 (il livello di sufficienza è 60 su 100). L’Edufin Index analizza due aspetti in una scala da 1 a 100: da un lato l’Awareness Index, cioè quanto gli italiani “sanno” e come si valutano (che raggiunge in questa analisi un livello di 51 su 100), e dall’altro il Behavioural Index, cioè come si comportano e cosa “fanno” quando decidono delle proprie finanze (che raggiunge un livello di 58 su 100).
Gli intervistati sono consapevoli del loro gap di conoscenza, ma adottano comportamenti attenti: si dimostrano interessati e si attivano per le proprie finanze e per definire come allocarle. Infatti, i due sotto-indici che misurano il comportamento e l’attitudine raggiungono rispettivamente quota 64 e 62 su 100.
Secondo l’Osservatorio, gli italiani tengono alle proprie finanze e reputano importante investirle e assicurarle. Quando ritengono di non possedere le giuste competenze per farlo in autonomia preferiscono rivolgersi ai professionisti del settore, come consulenti assicurativi e banche. Circa l’80% dichiara, infatti, di affidarsi a professionisti per informarsi e accedere ai mercati finanziari e assicurativi.
Dall’Osservatorio emergono alcuni gruppi che vengono definiti “più fragili”: casalinghe/i (con un livello di 48 su 100), non occupati (con un livello di 48 su 100), studenti (con un livello di 51 su 100) e donne (con un livello 52 su 100).
Le donne dimostrano comunque un interesse elevato ad informarsi e a comprendere le tematiche finanziarie e assicurative e hanno la propensione ad affidarsi maggiormente a specialisti del settore. I giovani, la cosiddetta “generazione Z” (età inferiore ai 25 anni), pur con bassi livelli di conoscenze e comportamenti poco strutturati per accedere ai mercati finanziari e assicurativi, utilizzano siti internet e app finanziarie per informarsi e investono più della media in criptovalute (16% vs 7%).