Si è svolto a Roma, in occasione dell’Assemblea dei Delegati del Fondo Metasalute, il seminario di approfondimento “Prevenire è meglio che curare. Il ruolo dei Fondi Sanitari Integrativi”. Grazie agli interventi di esperti di alto profilo è stato approfondito il valore della prevenzione, in particolare quella primaria, nel contesto sociale attuale, il suo impatto sulla sostenibilità del Sistema Sanitario e come possono i Fondi Sanitari Integrativi e le aziende collaborare per sensibilizzare i lavoratori su questi temi e motivare le persone ad adottare comportamenti salutari.
Ilaria Malvezzi, Coordinatore LILT Lombardia, ha aperto il seminario sottolineando l'importanza della prevenzione per migliorare la salute pubblica e ridurre i costi sanitari. Ha inoltre spiegato come le strategie di prevenzione primaria, che mirano a ridurre i fattori di rischio come il fumo e la sedentarietà, e la prevenzione secondaria che comporta la diagnosi precoce tramite screening mirati, siano fondamentali per contrastare i tumori. Questi ultimi rappresentano la seconda causa di morte nei paesi sviluppati e si prevede possano diventare la prima, superando le malattie cardiovascolari.
In Italia, ci sono circa 400. 000 nuovi casi di tumore ogni anno, con i tipi più comuni che includono mammella, colon-retto, polmone e prostata. Grazie alla diagnosi precoce e ai miglioramenti terapeutici, la sopravvivenza a cinque anni in Italia è la più alta in Europa. Malvezzi ha evidenziato che la prevenzione primaria può prevenire fino a un terzo dei tumori, ma richiede un impegno a lungo termine e una maggior allocazione di risorse. Quanto alle iniziative promosse dal Fondo ha detto che le osserva con grande interesse: “La LILT è un’associazione impegnata nella sensibilizzazione delle persone su argomenti dedicati alla prevenzione e alla salute, ed è dunque importante andare proprio dove le persone ci sono, per esempio nei luoghi di lavoro”. In conclusione, Malvezzi ha detto: “Guardando al nostro Paese, ci troviamo di fronte a un sistema sanitario in difficoltà, che nonostante tutto ancora si prende cura dei pazienti in modo universale, a qualunque età. I dati ci dicono che per ogni euro investito in prevenzione primaria, potrebbe generarsi un risparmio di circa 3 euro nella spesa pubblica. Dobbiamo decidere quanto investire nella salute, e dunque nella prevenzione, per assicurarci un futuro migliore”.
La dottoressa Filomena Pietrantonio, Direttore Medico UOC di Medicina Interna dell’Ospedale Castelli e Direttore di Dipartimento Area Medica ASL Roma 6, ha parlato del ruolo cruciale dell'attività fisica nella prevenzione primaria. I benefici dell'attività fisica sono ampiamente riconosciuti, come l'aumento della longevità, la riduzione di malattie e un miglioramento della salute mentale. L'attività fisica deve essere considerata come una terapia, con azioni quotidiane come salire le scale o fare brevi passeggiate. È importante che le aziende promuovano iniziative che incoraggino l'attività fisica, come programmi di sensibilizzazione e eventi sportivi. Pietrantonio ha concluso affermando che l'attività fisica deve diventare una prassi comune per tutti, adottando il mantra “stare meno seduti e muoversi di più”.
Maria Teresa Laieta, specialista in medicina del lavoro AOU “Luigi Vanvitelli” e membro del consiglio direttivo Associazione medici competenti della Campania, ha affrontato il tema della promozione della salute nei luoghi di lavoro, sottolineando il valore del programma “Workplace Healt Promotion”, dalla comunità europea che integra prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro per migliorare il benessere dei lavoratori e prevenire le malattie croniche, attraverso la collaborazione tra tutte le parti coinvolte. Laieta ha rimarcato la necessità di cambiare abitudini e stili di vita e propone iniziative concrete come l'introduzione di cibi sani in mensa e campagne contro fumo e alcol. Il successo di tali iniziative dipende dall'impegno congiunto di lavoratori, aziende e istituzioni: “È necessario creare una consapevolezza condivisa tra lavoratori e datori di lavoro e intervenire con proposte pratiche: introdurre cibi sani in mensa, proporre percorsi di educazione alimentare, promuovere campagne contro il fumo e l’alcol. Il successo della promozione della salute sul lavoro dipende dall’impegno congiunto di aziende, istituzioni e lavoratori, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro più sano e sostenibile”.
Infine, il professor Marco Micocci, Ordinario di Matematica finanziaria e Attuario, ha presentato un'analisi sull'impatto economico della prevenzione nei fondi sanitari. Anche se l'introduzione di screening e attività preventive può comportare costi immediati, nel lungo termine questi costi possono diminuire grazie alla gestione anticipata delle patologie. Micocci ha evidenziato diverse sfide, tra cui la necessità di modelli gestionali sostenibili e la prevenzione di pratiche speculative nelle strutture sanitarie. “Promuovere la prevenzione nei fondi sanitari è strategico per la sostenibilità economica e il benessere degli iscritti, ma richiede attenzione ai rischi gestionali e speculativi. Innovare verso modelli più personalizzati potrebbe rappresentare un passo in avanti per il settore”.
Il presidente del Fondo Metasalute, Massimiliano Nobis, ha concluso il seminario esprimendo soddisfazione per il dibattito sulla prevenzione primaria collegata a uno stile di vita sano. Nonostante la spesa sanitaria italiana si concentri principalmente sulla cura, Nobis evidenzia che la salute può essere migliorata notevolmente grazie a interventi di prevenzione. “Il Fondo continuerà a porre l’attenzione sulla prevenzione: studi e ricerche dimostrano, infatti, che la salute si tutela e migliora per il 43% con azioni legate alla prevenzione primaria, mentre solo per l'11% con fattori legati alla cura. La spesa sanitaria italiana si concentra, invece, per il 94% sulla diagnostica-assistenza-cura e solo per il 5% sulla prevenzione. Promuovere e sostenere un sano stile di vita permetterebbe quindi di ridurre notevolmente la spesa sanitaria e renderebbe qualitativamente e socialmente sostenibile l'aumento dell'aspettativa di vita. In questi ultimi anni il Fondo ha promosso azioni di prevenzione attraverso i Piani Sanitari e con iniziative straordinarie. Un punto cruciale è il bilanciamento tra salute e sicurezza sul lavoro, con un focus crescente sulla prevenzione delle malattie oltre agli infortuni. Siamo convinti che investire nella prevenzione può ridurre la spesa futura di cura e assistenza e che anche i Fondi possano contribuire, attraverso le buone pratiche, a sviluppare percorsi che integrino prevenzione e stili di vita salutari, con un impatto positivo sulla spesa sanitaria e sulla qualità della vita a lungo termine”, ha concluso il presidente di Metasalute.